Francesco – così si legge sulla testata specializzata – si sente deluso e amareggiato e chiede di chi sia la responsabilità. La risposta ricevuta attribuisce il problema sia alla tesoreria che all’ufficio personale, sottolineando che “la legge non ammette ignoranza”. La sua preoccupazione aumenta nel rendersi conto che, senza la sua segnalazione, nessuno avrebbe evidenziato il problema.
Secondo la normativa vigente, la domanda di ricostruzione di carriera può essere presentata tra il 1° settembre e il 31 dicembre dell’anno successivo al superamento del periodo di prova.
In passato, la ricostruzione cadeva in prescrizione dopo 10 anni (articolo 2946 del Codice Civile), ma la circolare MEF n. 28/2021 ha stabilito che questo diritto non è soggetto a prescrizione. Tuttavia, la prescrizione quinquennale (art. 2948 del Codice Civile) resta valida per gli arretrati stipendiali, che possono essere riconosciuti solo per gli ultimi cinque anni.
Il personale docente e ATA può verificare il proprio decreto di ricostruzione di carriera per accertarsi che il servizio pre-ruolo sia stato riconosciuto ai soli fini economici. In tal caso, è possibile richiedere il riallineamento per ottenere un miglioramento della fascia stipendiale.
Il riallineamento di carriera, infatti, è una procedura che consente di trasformare il servizio pre-ruolo da economico a giuridico. Questo consente di scalare più rapidamente le fasce stipendiali, con un aumento della retribuzione. Per avviare la richiesta, il personale deve presentare domanda alla propria scuola di titolarità.
La nota MEF del 10 maggio 2024 specifica che le scuole dovrebbero procedere automaticamente al riallineamento di carriera. Tuttavia, nella pratica, questo non sempre avviene, obbligando i dipendenti a presentare una richiesta formale. Se il riallineamento non viene effettuato in tempo, il rischio è la perdita degli arretrati a causa della prescrizione quinquennale, così come è accaduto al collaboratore scolastico protagonista di questa vicenda.
Per evitare situazioni simili, dunque, è essenziale che il personale scolastico effettui controlli periodici della propria posizione e richieda tempestivamente eventuali aggiornamenti alla scuola di appartenenza.