Adottando un tale comportamento, il Miur viola palesemente il principio di non discriminazione ed è quindi in aperto contrasto sia con la normativa europea, secondo cui i contratti a tempo determinato devono essere equiparati a quelli a tempo indeterminato, sia con l’art. 526, D.Lgs. n. 297 del 1994, nella parte in cui sancisce che al personale docente ed educativo non di ruolo spetta il trattamento economico iniziale previsto per il corrispondente personale docente di ruolo.
“La decisione dell’Amministrazione è assolutamente illegittima. Il personale impiegato in contratti a termine ha diritto a veder completamente riconosciuto il proprio servizio pre-ruolo, svolto sia nelle scuole statali sia nelle scuole paritarie, in quanto l’attività viene prestata in un contesto identico e viene richiesta la stessa professionalità dei colleghi assunti a tempo indeterminato. Anzi, un tale comportamento da parte del Miur equivale a rendere permanente la situazione svantaggiata dei precari” commenta il prof. Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA comparto scuola.
Di fronte a tali illegittimità, MSA che è sempre attenta ad ogni forma di discriminazione, propone un ricorso totalmente gratuito finalizzato alla ricostruzione integrale della carriera computando per intero il servizio pre-ruolo sia ai fini giuridici che economici. Per ricevere le istruzioni per aderire al ricorso, è possibile contattare MSA al numero 392-6225285 (esclusivamente a mezzo WhatsApp).