Le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, Snals e Gilda hanno inviato una richiesta unitaria al Ministero dell’Università e Ricerca e al Ministero dell’Istruzione per chiedere chiarimenti sul pieno riconoscimento dei 24 CFU/CFA conseguiti entro ottobre 2022 nei percorsi di formazione in ingresso da 60 CFU/CFA previsti dall’Allegato 1 al DPCM del 4 agosto 2023.
Preoccupazioni dei Sindacati sul riconoscimento 24 CFU/CFA nei percorsi di formazione
Secondo le FAQ del MUR del 29/5/2024, diversi Atenei stanno riconoscendo solo 12 CFU/CFA nei percorsi formativi da 60 CFU/CFA. Tuttavia, il DPCM del 4 agosto 2023, all’articolo 8, afferma che “ai fini del conseguimento dei CFU o CFA di cui all’art. 7, comma 2, sono riconosciuti ventiquattro CFU o CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2022 sulla base del previgente ordinamento, fermi restando almeno dieci CFU o CFA di tirocinio diretto”.
La richiesta unitaria di chiarimento dei sindacati
L’articolo 7, comma 2, del DPCM fa riferimento ai percorsi da 60 CFU/CFA, la cui composizione è delineata nell’Allegato 1. I Sindacati sottolineano che il testo del DPCM, richiamando sia l’Allegato 1 che l’Allegato 5, sostiene il pieno riconoscimento dei 24 CFU/CFA acquisiti entro ottobre 2022 anche per i corsi da 60 crediti necessari prima del concorso.
Le Organizzazioni Sindacali chiedono dunque un chiarimento ufficiale al Ministero, sottolineando l’importanza di un’interpretazione corretta e uniforme delle disposizioni, che garantisca il pieno riconoscimento dei crediti formativi conseguiti entro i termini previsti.
Questa richiesta di chiarimento è cruciale per evitare disparità di trattamento tra gli Atenei e per assicurare che tutti gli studenti possano beneficiare del pieno riconoscimento dei loro 24 CFU/CFA nell’ambito dei percorsi di formazione in ingresso.