Bisogna poi aggiungere – precisa il segretario della Gilda – che la previsione annunciata dalla ministra Azzolina a proposito dell’assegnazione del maggior numero di personale alle classi dell’Infanzia e primaria, non trova un concreto riscontro da parte dei sindacati; in quanto i maggiori problemi di personale si riscontreranno alla scuola secondaria di I e II Grado. Nell’ordine di scuola indicato dalla ministra, infatti, è oramai risaputo che è abbondantemente ridotto il rapporto docenti-alunni rispetto agli altri ordini scolastici. Questa scelta dunque non troverebbe neanche una spiegazione logica da parte dei sindacati.
Si parla anche di didattica a distanza. Prosegue la nota stampa di Gilda: “È evidente che non resterà quasi nulla per le grandi scuole superiori delle grandi città che sin da ora si stanno organizzando per la didattica a distanza. L’assegnazione di personale è addirittura di molto inferiore a quella che, in assenza di emergenza, fu prevista nel 2015 con l’istituzione dell´organico potenziato”.
Una situazione alquanto incerta, e così conclude Rino Di Meglio: “Risulta chiaro che, con questi numeri, la scuola in presenza resterà un miraggio per un grande numero di studenti. In mancanza di un provvedimento legislativo urgente la responsabilità di quanto potrà avvenire all´apertura del nuovo anno scolastico ricadrà interamente sui decisori politici”.