Gli studenti del Sud i più svantaggiati, molte insufficienze in Italiano e Matematica
Roberto Ricci, Presidente Invalsi
Lo stesso Ricci tenta di fare un semplice bilancio dei 13 anni di lavoro dell’Istituto nazionale di valutazione che ha l’onore di presiedere. “La scuola ha ripreso il suo cammino – dichiara Roberto Ricci – ed è stato importante tornare in presenza, ma il percorso è tutt’altro che semplice e ancora non si vede la luce, perché le differenze di preparazione hanno cause che vengono da lontano”.
I dati contenuti nell’ultimo report Invalsi 2022 delineano, in molti casi, una vera e propria catastrofe educativa, ribadisce il Presidente Ricci. Se vengono analizzati i risultati dell’apprendimento tra gli studenti (partendo a ritroso dalle superiori, fino a giungere alle elementari), la situazione è davvero sconfortante.
Per buona parte, la situazione pandemica ha certamente aumentato le differenze tra studenti, ma in alcune regioni del Sud c’è stata anche un’ottima capacità di reagire per quanto riguarda il grave fenomeno della dispersione scolastica.
Sarà necessario, dunque, recuperare il tempo perduto e non cercare di appiattire le differenze iniziali delle conoscenze degli studenti più fragili e bisognosi. Sarebbe sbagliato – conclude Ricci – “comporre sezioni di serie A, B, e C dove agli studenti bravi vengono assegnati i prof più bravi e agli scarsi i prof più scarsi”.