giovedì, 20 Febbraio 2025
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Regolamento UE 2024/1689: nuove linee guida sull’intelligenza artificiale nell’istruzione

Le nuove linee guida UE regolano l’uso dell’intelligenza artificiale nell’istruzione, vietando il riconoscimento emotivo, garantendo equità, privacy e sicurezza

Il 4 febbraio 2025, la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida relative al Regolamento (UE) 2024/1689, delineando le modalità di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel settore educativo. Le nuove disposizioni mirano a garantire un impiego etico e responsabile della tecnologia, proteggendo la privacy e i diritti degli studenti. Tra le restrizioni più rilevanti emerge il divieto assoluto dell’uso dell’IA per il riconoscimento delle emozioni all’interno delle scuole, mentre restano consentite applicazioni mirate per verifiche online e formazione docenti.

L’obiettivo principale della normativa è assicurare equità nelle valutazioni scolastiche ed evitare discriminazioni derivanti dall’analisi emotiva. Le istituzioni educative degli Stati membri dovranno conformarsi immediatamente, armonizzando le proprie regolamentazioni con il quadro normativo europeo.

Intelligenza artificiale nell’istruzione: ambiti consentiti e divieti

L’IA non è esclusa dal settore educativo, ma il suo utilizzo è regolamentato con precisione. È ammesso l’impiego di strumenti IA per l’apprendimento di una lingua in un contesto privato e per la formazione di attori o insegnanti, purché non incida sulla valutazione finale.

D’altro canto, le scuole non possono obbligare gli studenti a interagire con software di riconoscimento emotivo. L’analisi delle emozioni per misurare il livello di attenzione durante le lezioni è espressamente vietata, evitando così interferenze nella didattica e garantendo un ambiente di apprendimento neutrale.

Queste disposizioni assicurano un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti, impedendo l’uso invasivo della tecnologia all’interno delle istituzioni scolastiche.

L’intelligenza artificiale nelle valutazioni scolastiche: regole e limitazioni

Le Linee guida stabiliscono criteri rigorosi per l’uso dell’IA negli esami e nelle valutazioni, con l’obiettivo di prevenire discriminazioni e assicurare trasparenza. In particolare, non è consentito l’impiego di strumenti che analizzano emozioni durante prove d’ingresso o esami scolastici.

Il tracciamento oculare è vietato se finalizzato a rilevare stati emotivi come ansia o stress, ma può essere utilizzato esclusivamente per monitorare la direzione dello sguardo, individuando eventuali comportamenti scorretti in esami online. Allo stesso modo, il rilevamento di conversazioni tra studenti durante test a distanza è ammesso, purché non venga analizzato il loro stato emotivo.

Queste misure sono pensate per preservare l’equità nelle valutazioni, garantendo che ogni studente venga giudicato in base alle proprie competenze e non a reazioni emotive soggettive.

Eccezioni all’uso del riconoscimento emotivo

Nonostante il divieto generale, il Regolamento (UE) 2024/1689 prevede alcune eccezioni specifiche in cui il riconoscimento emotivo tramite IA può essere impiegato.

Le scuole possono utilizzare tali strumenti esclusivamente per ragioni di sicurezza, come il rilevamento di situazioni di pericolo o minacce. Inoltre, è consentito un impiego mirato per il supporto a studenti con disturbi emotivi o con necessità terapeutiche specifiche. In entrambi i casi, l’uso dell’IA deve essere regolamentato in modo proporzionato e rispettare le normative sulla protezione dei dati personali.

Conclusioni e applicazione della normativa

Il Regolamento (UE) 2024/1689 rappresenta un passo significativo verso un’adozione responsabile dell’IA nel settore educativo. La sua applicazione immediata e vincolante in tutti gli Stati membri assicurerà un quadro uniforme, evitando disomogeneità tra le normative nazionali.

Le istituzioni educative dovranno adeguarsi prontamente, garantendo che ogni utilizzo dell’IA avvenga nel rispetto della privacy e dei diritti degli studenti. Il futuro dell’educazione sarà sempre più interconnesso con la tecnologia, ma nel rispetto di principi etici e trasparenza.

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