Il bon ton tradizionale, che sconsigliava la rivendita dei regali, sta cedendo il passo a una mentalità più pratica e sostenibile. Se nel 2019 il 42% degli italiani riteneva irrispettoso rivendere un dono, oggi questa opinione è condivisa solo dal 34%. In particolare, sono i giovani tra i 18 e i 34 anni i principali protagonisti del regifting, considerandolo un gesto di economia responsabile e di circolarità.
Secondo Barbara Bailini, responsabile delle categorie di eBay Italia, il regifting riflette un cambio di abitudini: “Gli italiani attribuiscono sempre più valore alla possibilità di dare nuova vita agli oggetti, contribuendo a un’economia più circolare e sostenibile.”
Tra coloro che rivendono i regali ricevuti, il 37% lo fa perché l’oggetto non corrisponde ai propri gusti, mentre il 29% dichiara di possedere già un articolo simile. Altri motivi includono la volontà di non accumulare oggetti inutili o il desiderio di utilizzare il ricavato per altre necessità. La rivendita è considerata da molti un gesto pratico (37%) e sostenibile (36%), contribuendo a ridurre i rifiuti e promuovendo il riciclo.
Nonostante ciò, una parte significativa della popolazione continua a evitare questa pratica per motivi etici o per paura di essere scoperti. Infatti, il 16% degli intervistati non rivende i regali per timore che il donatore lo scopra.
Il fenomeno del regifting è destinato a crescere, spinto da fattori economici, cambiamenti culturali e una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità. Per molti italiani, rivendere un regalo non è più un tabù, ma un modo per trasformare un oggetto non gradito in un’opportunità. Le categorie più coinvolte, come vestiti, accessori e articoli per la casa, continueranno a dominare i marketplace, consolidando il regifting come una tendenza sempre più accettata nella nostra società.