mercoledì, 26 Marzo 2025
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Reclutamento PA: le osservazioni della FLC CGIL al Dl 25/2025

Il Dl 25/2025 riguarda il reclutamento nella Pubblica Amministrazione. Un’analisi critica della FLC CGIL sulle misure che intervengono nella scuola e ricerca.

Il Decreto legge n. 25 del 14 marzo 2025, contenente “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, è stato oggetto di audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. In rappresentanza del mondo dell’istruzione e della ricerca, la FLC CGIL, insieme alla FP CGIL, ha presentato le proprie valutazioni, evidenziando criticità e proposte di modifica. Di seguito, un’analisi approfondita degli articoli più rilevanti per il settore educativo e scientifico.

Reclutamento e graduatorie: trasparenza e diritti da tutelare

L’articolo 3 introduce nuove disposizioni nel D.lgs. 165/2001, tra cui la previsione di graduatorie del personale scolastico che evidenziano riserve, precedenze e preferenze, minimizzando i dati personali. Una misura positiva per la trasparenza amministrativa, richiesta da tempo dalla FLC CGIL.

Con l’articolo 4, comma 4, viene estesa al Servizio Civile Nazionale la riserva del 15% nei concorsi pubblici, ponendo fine a una disparità di trattamento. Il comma 7, invece, apre alla possibilità di utilizzare i fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2024 per il passaggio di livello del personale tecnico e amministrativo, ma senza una deroga esplicita alle norme vigenti. La FLC CGIL sottolinea la necessità di garantire l’uniformità contrattuale e propone di destinare almeno il 50% di tali fondi all’incremento del trattamento fondamentale, utilizzando anche le graduatorie esistenti.

Stabilizzazioni e proroghe: AFAM e scuola tra continuità e incertezze

L’articolo 4, comma 8 proroga l’utilizzo delle graduatorie nazionali dei docenti AFAM fino all’anno accademico 2025/26, sanando un’omissione del decreto Milleproroghe. Una norma utile per garantire la continuità occupazionale. Anche il comma 9 favorisce la piena utilizzabilità delle graduatorie esistenti fino al 2025, accogliendo una richiesta ricorrente della FLC CGIL a tutela del personale idoneo nelle selezioni scolastiche.

Sanità integrativa e tagli ai fondi scolastici: una scelta controversa

Particolarmente critico il giudizio sull’articolo 14, comma 6, che prevede l’assicurazione sanitaria integrativa per il personale scolastico, finanziata con 220 milioni di euro in cinque anni, sottratti ai fondi per il funzionamento delle scuole. La FLC CGIL denuncia il rischio di un progressivo smantellamento del servizio sanitario pubblico e l’inefficacia di una misura che offre copertura minima per oltre 1,2 milioni di lavoratori, scaricando i costi su famiglie e dipendenti.

Inoltre, l’articolo 12, comma 1 stabilisce che le assenze per Covid non saranno più considerate come ricovero, uniformando la gestione delle assenze. Il comma 11, invece, introduce una forma di pensionamento d’ufficio, che consente alle amministrazioni di interrompere il rapporto di lavoro con personale prossimo alla pensione, lasciando però ampio margine discrezionale ai datori di lavoro.

Giubileo e utilizzo edifici scolastici: chiari i limiti di responsabilità

L’articolo 15 riguarda il Giubileo del 2025, permettendo alla struttura commissariale di utilizzare edifici scolastici nella regione Lazio. Positivo l’esonero per i dirigenti scolastici da responsabilità amministrative e patrimoniali in caso di danni. Tuttavia, la FLC CGIL ritiene necessario prevedere una copertura economica per eventuali danni agli immobili scolastici. La FLC CGIL, infine, ha annunciato la presentazione di emendamenti su temi cruciali: proroga dell’organico Covid, semplificazione nella gestione delle segreterie scolastiche, valorizzazione del personale tramite salario accessorio e graduatorie PNRR.

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