I vincitori del concorso dovranno completare un periodo di formazione e prova di un anno, con un test finale e una lezione simulata. Il superamento del periodo di prova è subordinato a un servizio effettivo di almeno 180 giorni, di cui 120 dedicati ad attività didattiche. In caso di mancato superamento del test o di valutazione negativa, il docente dovrà ripetere il periodo di prova per un massimo di un altro anno.
Con l’approvazione del Decreto 36 del 30 aprile 2022, sono stati apportati importanti cambiamenti alle modalità di reclutamento dei docenti. Terminata la fase di transizione, il percorso di formazione prevede un iter che mira a sviluppare le competenze necessarie per esercitare la professione docente. L’introduzione di un percorso universitario e accademico di formazione iniziale è una delle principali novità per l’abilitazione dei docenti di posto comune.
Dopo aver conseguito la laurea, l’aspirante docente deve intraprendere un percorso complesso che include diverse fasi, tra cui:
Il percorso formativo è organizzato dalle università in base al fabbisogno di docenti per ogni classe di concorso. Il suo scopo è sviluppare competenze pedagogiche, psicopedagogiche e metodologiche e promuovere la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e orientati alle capacità degli studenti. Al termine, è prevista una prova finale che include una prova scritta e una lezione simulata, progettata con tecnologie digitali.
Per partecipare, infine, al concorso su posto comune al termine della fase transitoria, gli aspiranti docenti devono possedere una laurea magistrale, un titolo AFAM di II livello o equipollente, e l’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso. I vincitori del concorso affrontano un periodo di formazione e prova, superato il quale avviene l’effettiva immissione in ruolo.