Per essere davvero efficace, la proroga dovrebbe permettere di pagare, oltre alla quinta rata scaduta il 31 luglio, anche le altre rate precedenti:
– La quarta rata scaduta il 31 maggio.
– La terza rata scaduta il 28 febbraio.
– La seconda rata scaduta il 30 novembre.
– La prima rata scaduta il 31 ottobre.
Una misura di questo tipo consentirebbe anche a chi è decaduto per un lieve ritardo (superiore ai 5 giorni) nel pagamento di una delle prime quattro rate di rientrare nel beneficio.
La proroga al 15 settembre offre una boccata d’ossigeno, ma potrebbe non essere sufficiente se non accompagnata da una maggiore flessibilità e dalla possibilità di remissione in bonis.
Lo slittamento della quinta rata della rottamazione quater è certamente positivo per i contribuenti, considerato il carico fiscale di questi mesi estivi.
Tuttavia, per essere davvero impattante, l’atto dovrebbe prevedere anche la remissione in bonis per tutte le rate scadute, permettendo così ai decaduti di rientrare nella definizione agevolata.