Il Fondo Studenti coinvolge solo alcune banche italiane (tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM, Mps e Bper), ma la nuova garanzia statale del 70% facilita l’erogazione dei prestiti agli studenti. Sebbene la dotazione iniziale del fondo sia di 20 milioni di euro, questa cifra può crescere grazie ai contributi di Regioni e altri enti, ampliando il numero di studenti beneficiari. Gli istituti di credito, infatti, offrono prestiti fino a 75.000 euro, con copertura non solo delle spese per i master ma anche di costi aggiuntivi, come l’affitto per i fuori sede.
Alcune banche seguono le regole del Fondo Studenti, mentre altre, come Unicredit, finanziano solo gli atenei convenzionati. In quasi tutti i casi, gli istituti di credito verificano solo che lo studente non figuri nel registro dei cattivi pagatori, dato che non possiede un passato creditizio.
Il prestito d’onore rappresenta una sfida per le banche, poiché l’unica garanzia richiesta riguarda il merito scolastico, come la regolarità negli esami e il non essere fuori corso. Inoltre, il prestito agli studenti ha una durata più lunga e condizioni favorevoli. Il rimborso inizia generalmente dopo un periodo di 12-30 mesi dal termine degli studi, dando tempo al giovane di trovare un lavoro prima di iniziare a restituire il prestito.
Nonostante i rischi, i dati mostrano che il sistema funziona. La maggior parte degli studenti restituisce il prestito regolarmente, senza che le banche debbano attingere dal Fondo Studenti.