La situazione del precariato nella scuola italiana è preoccupante, con un numero crescente di lavoratori a tempo determinato. Di recente, l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la violazione delle normative sul lavoro a tempo determinato nel settore scolastico. Questo è avvenuto anche a seguito di un appello della FLC CGIL alla Commissione Europea per sospendere l’emanazione di nuovi bandi di concorso, data la presenza di numerosi idonei dai concorsi precedenti.
La decisione del Ministero di limitare il numero di assunzioni a tempo indeterminato a soli 45.124 unità, rispetto ai 54.156 posti liberi, ha fortemente penalizzato molti docenti che avevano i requisiti per l’immissione in ruolo, tra cui gli idonei del concorso 2020.
La FLC CGIL continua a battersi per una scuola pubblica inclusiva, che valorizzi il personale docente e ATA, garantendo loro condizioni di lavoro stabili e dignitose.