Infatti, si è evidenziato quanto sia necessario garantire a tutti i precari storici la possibilità di abilitarsi così come, in questa fase di partenza, tale possibilità è stata concessa, indiscriminatamente e senza limiti di numero chiuso, ai già abilitati su altra classe di concorso e agli specializzati su sostegno, fra l’altro con lezioni 100% on line e senza tirocinio.
Si è poi parlato di concorsi: i precari hanno affermato che fra quelli già svolti non debbano esserci discriminazioni, situazione che invece si è verificata, ad esempio, per lo Straordinario bis, concorso fra l’altro riservato proprio ai precari storici, a cui non sono mai state concesse graduatorie di merito ed i cui partecipanti non hanno neanche mai conosciuto la propria posizione nelle stesse.
I precari hanno manifestato anche la loro idea sugli attuali concorsi PNRR, nei quali una riserva destinata a loro, ma in cui si rientra solo dopo il superamento di tutte le prove in comune con chi ha avuto accesso al concorso con i soli 24 cfu, pur senza un solo giorno di servizio, non possa essere assolutamente sufficiente per garantire un agevole processo di stabilizzazione per chi lavora già da troppi anni nella Scuola con contratti a termine.
Ciò anche al fine di andare incontro alle richieste che l’Europa avanza verso l’Italia, intimandole, attraverso una procedura d’infrazione, il rispetto della direttiva CE n. 70/1999.
Il Ministro si è impegnato a garantire in tempi brevi, un’attenta analisi della situazione prospettata che porti ad una soluzione delle problematiche. I docenti facenti parte di Scuola lavoro e Libertà attendono quanto prima che alle parole seguano i fatti e che continueranno insieme a tutti i docenti precari e a tutte le forze politiche e sindacali che vogliono impegnarsi a migliorare e garantire una scuola pubblica, libera, inclusiva e di qualità, a lottare in ogni sede contro chi calpesta i diritti di docenti, studenti e personale ATA.