Secondo la testata Orizzonte Scuola, gli interpelli pubblicati quotidianamente rappresentano solo una frazione delle richieste effettive. Questo quadro evidenzia l’incapacità del sistema attuale di garantire una copertura adeguata delle cattedre, penalizzando la qualità dell’insegnamento e la stabilità dell’organizzazione scolastica.
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha sottolineato come il sistema scolastico italiano, con oltre 500mila precari, non possa continuare a basarsi su soluzioni temporanee. Secondo Pacifico, è urgente trasformare i posti “di fatto” o “in deroga” in organico di diritto, una misura che garantirebbe maggiore stabilità e programmazione.
Inoltre, l’Anief propone il ritorno al doppio canale di reclutamento, che prevede l’assunzione di docenti sia attraverso concorsi sia tramite lo scorrimento delle graduatorie. Un altro punto cruciale è la stabilizzazione degli idonei dei concorsi, per garantire che le posizioni disponibili siano coperte da personale qualificato.
“Si tratta di risposte ineludibili e non più rinviabili,” ha dichiarato Pacifico, evidenziando la necessità di affrontare il problema in modo strutturale e definitivo per evitare il ripetersi delle criticità attuali.
La situazione del precariato scolastico richiede interventi urgenti e incisivi. Oltre alla gestione immediata delle emergenze tramite interpelli, è indispensabile ripensare l’intero sistema di reclutamento. Una maggiore programmazione, la valorizzazione del personale e una stabilizzazione delle posizioni lavorative sono elementi chiave per garantire un sistema educativo efficiente e competitivo.
Parole chiave come precariato scolastico, interpelli per supplenti, cattedre vacanti e doppio canale di reclutamento evidenziano la centralità di questo tema nel dibattito politico e sindacale del 2025. Soluzioni rapide e durature sono fondamentali per assicurare che il sistema scolastico italiano possa rispondere adeguatamente alle sfide educative del presente e del futuro.