Il precariato scolastico si conferma una delle maggiori problematiche del settore anche nel 2025. A quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico, molte scuole in Italia sono ancora alla ricerca di supplenti. La procedura degli “interpelli”, introdotta dall’OM 88/2024 in sostituzione delle Messe a disposizione (Mad), continua ad essere utilizzata per coprire posti rimasti vacanti. Questa pratica viene adottata nei casi in cui le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) risultano esaurite e si esaminano senza successo anche le graduatorie di istituto e le scuole viciniori.
Precariato scolastico ‘istituzionalizzato’ dagli interpelli, anche a Gennaio
Gli interpelli, accessibili tramite i siti degli Uffici Scolastici Provinciali, rappresentano un’ultima risorsa per trovare personale docente. Tuttavia, la loro frequenza e la difficoltà nel reperire candidati riflettono una crisi strutturale che necessita di soluzioni immediate e sostenibili.
Le cattedre più richieste e la difficoltà di reperire docenti
Le cattedre vacanti interessano prevalentemente posti di sostegno, ma anche materie fondamentali come italiano, matematica, fisica, lingue straniere (in particolare inglese) e discipline tecniche delle scuole superiori, che richiedono laureati in ambiti STEM. La carenza di candidati qualificati è un problema diffuso in moltissime province italiane.
Secondo la testata Orizzonte Scuola, gli interpelli pubblicati quotidianamente rappresentano solo una frazione delle richieste effettive. Questo quadro evidenzia l’incapacità del sistema attuale di garantire una copertura adeguata delle cattedre, penalizzando la qualità dell’insegnamento e la stabilità dell’organizzazione scolastica.
Anief sul precariato scolastico: trasformare i posti in deroga e introdurre il doppio canale di reclutamento
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha sottolineato come il sistema scolastico italiano, con oltre 500mila precari, non possa continuare a basarsi su soluzioni temporanee. Secondo Pacifico, è urgente trasformare i posti “di fatto” o “in deroga” in organico di diritto, una misura che garantirebbe maggiore stabilità e programmazione.
Inoltre, l’Anief propone il ritorno al doppio canale di reclutamento, che prevede l’assunzione di docenti sia attraverso concorsi sia tramite lo scorrimento delle graduatorie. Un altro punto cruciale è la stabilizzazione degli idonei dei concorsi, per garantire che le posizioni disponibili siano coperte da personale qualificato.
“Si tratta di risposte ineludibili e non più rinviabili,” ha dichiarato Pacifico, evidenziando la necessità di affrontare il problema in modo strutturale e definitivo per evitare il ripetersi delle criticità attuali.
La necessità di una riforma sul reclutamento scolastico
La situazione del precariato scolastico richiede interventi urgenti e incisivi. Oltre alla gestione immediata delle emergenze tramite interpelli, è indispensabile ripensare l’intero sistema di reclutamento. Una maggiore programmazione, la valorizzazione del personale e una stabilizzazione delle posizioni lavorative sono elementi chiave per garantire un sistema educativo efficiente e competitivo.
Parole chiave come precariato scolastico, interpelli per supplenti, cattedre vacanti e doppio canale di reclutamento evidenziano la centralità di questo tema nel dibattito politico e sindacale del 2025. Soluzioni rapide e durature sono fondamentali per assicurare che il sistema scolastico italiano possa rispondere adeguatamente alle sfide educative del presente e del futuro.
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