Occorre un doppio canale di reclutamento – L’anno scolastico 2024/25 potrebbe segnare un nuovo record di supplenze da destinare al mondo del precariato. Con l’autorizzazione di sole 45.000 immissioni in ruolo dal MEF, si prevede un contingente di supplenze superiore agli anni precedenti, con la possibilità di raggiungere quota 300.000.
Questo scenario è stato sottolineato da Mario Pittoni della Lega, che ha evidenziato la crisi del personale docente “titolare”, capace di garantire la continuità didattica.
Precariato: accantonata l’idea del doppio canale di reclutamento, aumenta ancora di più la ‘Supplentite’
Il Ministero dell’Istruzione ha informato che non sono stati autorizzati tutti i posti liberi per le immissioni in ruolo, riservandone una parte per i vincitori di un secondo concorso previsto in autunno.
La graduatoria di merito del primo concorso del PNRR, attualmente in corso, prevede l’assunzione fino a 20.000 dei 44.000 posti disponibili. Questa situazione ha deluso le organizzazioni sindacali, che temono un aumento delle supplenze e hanno richiesto un incontro urgente con il Ministro Valditara.
In questo scenario Mario Pittoni propone il doppio canale di reclutamento per risolvere il problema dell’aumento delle supplenze. Questo sistema prevederebbe infatti l’assunzione degli insegnanti in base al merito e all’esperienza, oltre al tradizionale concorso per titoli ed esami.
Anche Anief, attraverso il suo presidente Marcello Pacifico, sostiene questa proposta, sottolineando la necessità di eliminare le cattedre in deroga e gli organici di fatto per permettere l’assunzione stabile dei docenti precari.
Supplenze 2024: il ruolo delle GPS
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) giocheranno un ruolo cruciale nell’assegnazione delle cattedre vacanti. Entro il 7 agosto, i docenti potranno scegliere le 150 preferenze nelle GPS, un passo fondamentale per coprire le cattedre libere. L’implementazione del doppio canale di reclutamento, simile a quello per le assunzioni da GPS sostegno, potrebbe ridurre il ricorso ai supplenti e stabilizzare la situazione del personale docente.