Sarà dunque un ‘autunno caldo’ quello che prospetta il Segretario Generale della CGIL. Secondo quest’ultimo, infatti ogni anno sarebbero 120mila i giovani che vanno all’estero perché li non esiste questo problema endemico. “Penso proprio – precisa Landini – che sia venuto il momento di mettere in discussione quelle logiche sbagliate che hanno prodotto leggi precarizzanti e un impoverimento del lavoro“.
Così conclude Landini: “Se è aumentata la disuguaglianza e si può essere poveri anche lavorando –aggiunge – non è per colpa di chi lavora, ma per le scelte sbagliate che sono state fatte”, un chiaro riferimento alle colpe della politica, incapace di porre in essere le basi certe per la stabilizzazione della maggior parte dei precari.
Per tale motivo, dunque, Maurizio Landini parla nuovamente di mobilitazioni in autunno attraverso le assemblee e le consultazioni all’interno dei loro luoghi di lavoro. Già tutto è quasi pronto, l’appuntamento è già fissato a Roma in piazza San Giovanni il prossimo 7 ottobre, per dire “basta alle diseguaglianze e al precariato”.
Per quanto riguarda, infine, la nuova Manovra di Bilancio Landini ha abbastanza chiare le idee: “Non è vero che non ci sono risorse. Servono scelte chiare e diverse. Mi riferisco al Pnrr, ai fondi comunitari 2021-2027, al Fondo di sviluppo e coesione: qui ci sono risorse decisive per affrontare quei nodi strutturali che possono dare un futuro al nostro Paese“. Inoltre “le risorse vanno prese dove sono. Serve una vera lotta all’evasione fiscale: con 100 miliardi di evasione si deve dire basta ai condoni e ai concordati preventivi. È il momento di tassare la rendita finanziaria e le rendite immobiliari“.