Home Scuola Personale Precariato, Fioramonti: “poche stabilizzazioni, Azzolina immetterà in ruolo appena 30mila insegnanti”

Precariato, Fioramonti: “poche stabilizzazioni, Azzolina immetterà in ruolo appena 30mila insegnanti”

L'intervista di Fioramonti ad AdnKronos: l'ex ministro dichiara che il problema della Azzolina sta nella mancata stabilizzazione del precariato

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Precariato – Duro attacco di Lorenzo Fioramonti nei confronti della collega di partito e attuale ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina durante un’intervista rilasciata ad AdnKronos. Il problema della Azzolina secondo l’accademico è che l’attuale ministra ha incrementato ancor di più il numero dei supplenti, decidendo di non stabilizzarli. “Si è chiusa nella torre d’avorio ed adesso in vista di settembre il risultato è che senza insegnanti e senza personale i presidi non possono fare miracoli“, così tuona Fioramonti.

Fioramonti su AdnKronos oarka di Precariato: “Il vero nodo della scuola sono gli organici”

L’accademico in questi giorni non si rifiuta di rilasciare interviste ai vari organi di stampa. Nella sua chiacchierata con AdnKronos si è tolto più dii un sassolino dalle sue scarpe contro la titolare del Dicastero di Viale Trastevere a proposito dell’attualità scolastica.

Di seguito alcuni passaggi molto schietti della sua intervista rilasciata all’Agenzia di stampa nazionale.

La questione delle questioni per la ripartenza che il ministero dell’Istruzione ad oggi non ha risolto è quella degli organici“. Secondo una stima di Fioramonti la Ministra Azzolina, sempre se sarà in grado di riuscirci, “immetterà in ruolo appena 30mila insegnanti, cioè al massimo sostituirà i pensionamenti, che sono in tutto 35mila“.

Un preciso e mirato processo alle intenzioni o una visione lungimirante e soprattutto realistica dell’attuale situazione scolastica? Fioramonti è schietto e senza giri di parole, mette palesemente in dubbio le capacità politiche della collega pentastellata. 

Poi prosegue: “Il che equivale a dire zero docenti in più rispetto all’anno scorso mentre in una scuola post pandemia, in cui dobbiamo ridurre gli studenti per classi per garantire il distanziamento sociale, l’organico sarebbe dovuto aumentare almeno di 100mila unità“.

La lunghissima intervista di Fioramonti continua affrontando il tema del precariato che aggrava ancor di più la già impietosa situazione in cui versa oggi il sistema scuola. La sua opinione non fa una piega rispetto a quella che lo ha portato a dare le dimissioni da capo del Miur quasi otto mesi fa.

La stabilizzazione dell’organico e la torre d’avorio in cui pare essere rinchiusa Lucia Azzolina

Senza insegnanti e senza personale i presidi non possono fare miracoli

Si sofferma a lungo su cosa avrebbe dovuto fare in questi mesi chi lo ha sostituito nel suo prestigioso incarico: “La Azzolina avrebbe dovuto stabilizzare gli insegnanti come ha fatto Speranza con i sanitari, invece si è chiusa nella torre d’avorio ed adesso in vista di settembre il risultato è che senza insegnanti e senza personale i presidi non possono fare miracoli. Dunque ricorreranno alla Dad, o alla modalità integrata, come stanno già facendo“.

Insomma, per Fioramonti il problema delle mascherine, dei termo scanner, dei compiti a cui spetta al misurazione della febbre e per finire quella dei banchi a rotelle sarebbero stati secondari se il problema fosse stato affrontato all’origine: se ci fosse stato un organico di ruolo congruo al numero della popolazione studentesca tutto sarebbe stato molto più semplice.

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