Home Scuola Supplenze Precariato, Anief ribadisce allarme stop provvedimenti: “Non tutto è perduto”

Precariato, Anief ribadisce allarme stop provvedimenti: “Non tutto è perduto”

Il presidente Pacifico ribadisce i suoi timori circa l’interruzione di alcuni provvedimenti presi dall'attuale governo in favore dell'abolizione del precariato

Supplenze

Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, durante un’intervista radiofonica ribadisce i suoi timori circa l’interruzione di alcuni provvedimenti presi dall’attuale governo in favore dell’abolizione del precariato nella scuola, e non solo.

Ottimista il segretario Anief sulla questione precariato: ci vorrà un governo che prosegua questa legislatura, “non è tutto perduto”

Pacifico è seriamente preoccupato per i provvedimenti contro il precariato. Ribadisce in toto quanto dichiarato in questi giorni circa la grave situazione venutasi a creare dopo l’annunciata crisi di governo promossa dal leader della Lega Matteo Salvini.

Durante l’intervista, il noto esponente sindacale elenca tutta una serie di provvedimenti e misure che verrebbero meno, perdendo di fatto la loro efficacia se si dovesse andare nuovamente alle urne.

Pacifico apre quindi alcuni spiragli ‘positivi’ su tutti i fronti. Nello specifico, punta la sua attenzione sulle notizie che circolano in queste ore sulle principali testate giornalistiche (forse a proposito di una intesa quasi certa tra M5S e PD) e ritiene a ragion veduta che tutto non è affatto perduto.

È ovvio che la condizione affinché ciò si verifichi è quella che continui questa legislatura e che in tempi brevi si arrivi ad un nuovo governo di transizione o di legislatura: “Non tutto è perduto, si può rimediare” dichiara Marcello Pacifico. Insomma, in pochissimi mesi si potranno riprendere le fila di tutti questi provvedimenti (spesso si tratta solo di intese di governo) fino al loro iter conclusivo.

Staremo a vedere quindi gli sviluppi dei prossimi giorni. Risulta decisivo, a questo punto, la riunione parlamentare fissata giorno 20 agosto al Senato con le importanti comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

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