Insomma, una presa di posizione forte che investe la politica scolastica, dimostrando ancora una volta la miopia dei vertici del Dicastero di Viale Trastevere rispetto alle criticità presenti da questo punto di vista nella scuola pubblica italiana.
Ricordiamo, per chiarezza di informazione, che lo stesso Anief aveva avanzato la proposta di istituire il cosiddetto doppio canale di reclutamento, ma la politica lo ha clamorosamente bocciato. Ha deciso cioè di non inserire l’emendamento di Pacifico nel maxi-emendamento della Commissione Bilancio al decreto legge 36, approvato successivamente dall’Aula del Senato.
Molto rammarico, dunque, nelle dichiarazioni di Pacifico: “L’anno scorso questa modalità – precisa il presidente Anief – ha prodotto la mancata assegnazione della metà dei posti assegnati al ruolo e autorizzati dal Mef; gli anni precedenti andò ancora peggio. Nel 2021, degli 11.997 assunti da GPS quasi tutti erano docenti di sostegno. Quest’anno, alla luce delle modifiche delle norme sulla mobilità e alla riattivazione della Call veloce, si poteva sanare questo errore includendo tra coloro che hanno diritto alle immissioni in ruolo anche gli insegnanti curricolari, su disciplina comune, inseriti nella prima fascia”.
Non solo, ma risulta oltremodo incomprensibile la mancata stabilizzazione dei docenti precari inseriti nella II Fascia delle Gps, nel qual caso risultassero esaurite le candidature da GAE e/o da prima fascia. In realtà Pacifico non dice nulla di nuovo o sconvolgente rispetto a prima. Tali considerazioni, infatti, palesano l’incoerenza logica di chi legifera, ponendosi come obiettivo principale solo il risparmio, additando le colpe di tutti i mali al solito MEF.