Il Movimento 5 Stelle critica aspramente il governo, accusandolo di inadempienze e ritardi nella realizzazione di infrastrutture essenziali per gli studenti. Antonio Caso ha definito le promesse della Ministra Bernini come “vuote e prive di visione strategica”, aggiungendo che la situazione reale non rispecchia le dichiarazioni ottimistiche del Governo Meloni. Secondo Caso, il taglio delle risorse del PNRR dedicato alle università potrebbe rendere l’Italia meno competitiva a livello internazionale, dato che le università senza alloggi adeguati potrebbero perdere la loro attrattiva per studenti italiani e stranieri.
Non limitandosi alla critica, Antonio Caso propone che il governo ammetta le difficoltà nella gestione del PNRR e avvii una collaborazione più ampia per evitare che i fondi vengano sprecati. La proposta punta a una gestione più trasparente e partecipativa delle risorse, in modo da garantire un futuro migliore per il sistema universitario italiano. Il Movimento 5 Stelle teme che senza questa apertura, il sistema educativo italiano possa subire danni irreversibili, con ripercussioni anche per il futuro delle università italiane e delle nuove generazioni di studenti universitari.
L’intervento di Antonio Caso non è solo una critica al governo, ma un appello accorato affinché vengano adottate misure concrete per assicurare il diritto allo studio. Per il M5S, gli investimenti nei servizi universitari sono essenziali per mantenere alta la qualità del sistema educativo e favorire l’accesso degli studenti. La richiesta è chiara: il governo dovrebbe prendersi la responsabilità di garantire un investimento sostenibile e adeguato nei servizi, tra cui i posti letto per studenti universitari. La questione delle residenze universitarie è infatti considerata dal M5S un pilastro del diritto allo studio e una priorità su cui il governo non può permettersi di fallire.