Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Uil Scuola Rua, che sottolinea l’urgenza di attribuire le risorse accumulatesi per le posizioni economiche ATA, in attesa da anni. La Uil Scuola Rua chiede con fermezza che i 64,5 milioni di euro, destinati a nuove posizioni economiche, siano finalmente distribuiti a coloro che ne hanno diritto, rispettando gli obblighi contrattuali previsti.
Nonostante la firma del decreto da parte del Ministro Valditara, che ha destinato 137,72 milioni di euro per la rivalutazione e l’attribuzione di posizioni economiche, restano irrisolti i diritti del personale che figura già negli elenchi ufficiali, molti dei quali attendono da anni senza ricevere il beneficio economico dovuto. La Uil Scuola Rua ribadisce l’importanza di rispettare gli impegni assunti dal Ministero e garantire che queste risorse vengano destinate al personale che ne ha diritto, compreso quello ormai in pensione.
Posizioni economiche Ata, Uil: attribuire i 64,5 milioni di euro ai lavoratori in attesa da anni
Uil Scuola Rua: vanno rispettati gli obblighi contrattuali
Il 12 luglio 2024 il Ministro Valditara ha firmato il decreto relativo all’attribuzione delle posizioni economiche per il personale Ata. https://www.mim.gov.it/-/personale-ata-firmato-decreto-per-le-posizioni-economiche-valditara-prosegue-azione-di-valorizzazione-di-dipendenti-che-svolgono-ruolo-fondamentale-pe
Le posizioni economiche, come noto, consistono in attività lavorative caratterizzate da autonomia operativa per svolgere ulteriori e più complesse mansioni in aggiunta ai compiti previsti dallo specifico profilo. A prevedere tali compensi è stata una sequenza contrattuale del luglio 2008 (art. 50 del contratto 2006-08).
La mancata attribuzione delle posizioni economiche, sottratte al personale che ne aveva diritto, ha dato luogo ad una sistematica inadempienza contrattuale generando, inevitabilmente, un accumulo di risorse, da parte del ministero.
Nel 2019 un’indagine da noi condotta, interrotta a causa della pandemia e ripresa nel 2022 ( https://uilscuola.it/personale-ata-mancano-allappello-65-milioni-di-euro/ ), aveva evidenziato che le somme, derivanti dalla mancata attribuzione delle posizioni economiche, fossero di circa 65 milioni di euro.
Attualmente le risorse ammontano a 137,72 milioni di euro.
Di questi, 73,21 milioni nel decreto del ministro sono destinati al finanziamento e alla rivalutazione delle 51.941 posizioni economiche già in godimento da parte del personale ATA:
- per i Collaboratori da 600 a 700 euro
- per gli Operatori 800 euro
- per gli Assistenti la prima posizione economica passa da 1200 a 1300 euro mentre la seconda posizione economica da 1800 a 2000 euro.
Con i restanti 64,50 milioni di eurosaranno attivate 46.297 nuove posizioni economiche sulla base dei criteri definiti in sede di confronto con le organizzazioni sindacali:
- 28.539 per l’area dei Collaboratori
- 82 per l’area degli Operatori
- 12.549 prime posizioni economiche per l’area degli Assistenti
- 5.127 seconde posizioni economiche per l’area degli Assistenti
Uil Scuola Rua chiede il riconoscimento del diritto per il personale già nelle graduatorie e in attesa di formazione
È previsto che le nuove posizioni economiche saranno attribuite attraverso una procedura selettiva, che si svolgerà al termine di un corso di formazione organizzato all’Amministrazione.
Una disposizione ministeriale che non può assolutamente non tener conto del personale scolastico – già presente nelle graduatorie provinciali- che aveva superato o parzialmente svolto la formazione o di quello in attesa di essere formato.
Gli elenchi degli aspiranti il beneficio sono noti agli Ambiti Territoriali provinciali e agli Uffici Scolastici Regionali. Lo dimostrano i documenti in nostro possesso, pervenutici a seguito di accesso civico effettuato a tutti gli USR in data 5 febbraio 2024.
La delegazione Uil Scuola Rua, nel corso delle trattative all’Aran, ha rivendicato il diritto dell’attribuzione delle risorse precedentemente accumulate al personale inserito negli elenchi presenti presso gli uffici territoriali, rimarcando che le stesse non possono essere utilizzate al di fuori degli obblighi contrattuali. Posizione questa ufficializzata il 16 gennaio alla Corte dei conti e al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Un danno economico per coloro i quali vantano un diritto ormai da anni e anche per il personale nel frattempo posto in quiescenza,il quale non ha beneficiato – nel rateo pensionistico – del maturato derivante dalla posizione economica.
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