sabato, 22 Febbraio 2025
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Politecnico di Torino, gli studenti occupano l’Aula Magna: la protesta contro la presenza del ministro Tajani

Protesta al Politecnico di Torino contro la presenza del ministro degli Esteri Tajani: gli studenti occupano l'ateneo e bloccano l'ingresso all'aula magna.

Un gruppo di circa trenta studenti dei collettivi universitari ha occupato il Politecnico di Torino in vista dell’inaugurazione dell’anno accademico. La protesta si concentra sulla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, contestato per le sue posizioni in merito alla situazione in Medio Oriente.

Gli studenti, che già ieri pomeriggio avevano organizzato un incontro sulla tregua nella regione, hanno trascorso la notte all’interno dell’ateneo e questa mattina hanno bloccando l’accesso all’aula magna, dove alle 10:30 era prevista la cerimonia ufficiale. L’entrata all’edificio è stata consentita esclusivamente a chi ha esibito il tesserino universitario. Sul posto presente anche il vice rettore Stefano Sacchi.

Le motivazioni della protesta

La principale motivazione dell’occupazione ha riguardato la partecipazione di Tajani, accusato di rappresentare un governo che, secondo i manifestanti, è complice della situazione in Palestina. «Tajani e il governo italiano hanno espresso più volte il loro sostegno allo Stato di Israele, mentre ora cercano di intestarsi i meriti dell’accordo raggiunto tra il governo Netanyahu e la Resistenza palestinese», spiegano gli studenti.

Critiche alle collaborazioni del Politecnico

Oltre alla contestazione politica, gli studenti criticano il Politecnico di Torino per i suoi legami con aziende del settore bellico. In particolare, denunciano la collaborazione con Leonardo, colosso dell’industria militare, accusato di trarre profitti dai conflitti internazionali. «In un periodo segnato da guerre e tensioni globali, il Politecnico svolge un ruolo chiave grazie ai suoi legami con aziende che lucrano sulla produzione di armi», sostengono i manifestanti.

Occupazione Politecnico di Torino: le reazioni istituzionali

La protesta ha suscitato una reazione immediata dalle istituzioni. L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino ha espresso una ferma condanna: «Trovo inaccettabile l’occupazione del Politecnico di Torino. La libertà di espressione non può mai giustificare atti che interferiscono con le attività accademiche. Esprimo solidarietà al Rettore Gido Corgnati: non è accettabile che debba gestire i danni causati da questi atti di protesta».

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