Sommario
Un gran numero di insegnanti rischia di perdere il posto per non aver completato i crediti universitari necessari all’abilitazione. Circa 13.000 docenti vincitori del concorso PNRR1, pur essendo già in cattedra, non hanno ancora acquisito i crediti (CFU) richiesti dalla riforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La causa principale di questo problema risiede nei ritardi accumulati dai ministeri competenti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), nel coordinare e avviare i percorsi abilitanti.
Un anno scolastico cruciale per l’abilitazione
Per i docenti assunti a tempo determinato entro il 31 dicembre 2024, completare i percorsi abilitanti è fondamentale. Solo così potranno vedere trasformato il loro contratto in tempo indeterminato e ottenere l’accesso all’anno di prova per l’anno scolastico 2025/26. Per farlo, è necessario che completino i percorsi formativi per ottenere i crediti universitari mancanti. I percorsi si suddividono in due tipologie principali:
- Percorso per 30 CFU: destinato a docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, anche non continuativi, e con almeno un anno di servizio nella classe di concorso specifica.
- Percorso per 36 CFU: per docenti che entro il 31 ottobre 2022 avevano già acquisito i 24 CFU richiesti dalla normativa e che ora devono completare la formazione.
I percorsi abilitanti: un diritto per i vincitori del concorso
I circa 13.000 docenti vincitori del concorso PNRR1 hanno diritto a un accesso diretto ai percorsi abilitanti senza alcuna selezione. Questo numero non comprende i docenti “idonei”, che hanno superato le prove ma non sono stati inseriti in graduatoria. Questi ultimi, infatti, partecipano ai corsi normali da 30 o 60 CFU, in base ai titoli posseduti, attraverso una selezione.
Per alcuni insegnanti, l’accesso a determinati percorsi potrebbe essere ostacolato dalla mancanza di corsi specifici nella loro università di riferimento. Tuttavia, gli atenei sono autorizzati a stabilire convenzioni tra loro, per consentire agli insegnanti di completare i crediti mancanti in altre sedi.
Problemi e dubbi sui percorsi formativi
Una delle domande più dibattute riguarda la possibilità che i docenti vincitori del concorso con i 24 CFU possano accedere al percorso da 30 CFU se hanno maturato tre anni di servizio. Il Ministero ha già risposto negativamente a questa richiesta, ma la questione resta aperta e merita ulteriori approfondimenti.
Il calendario dei percorsi abilitanti: quando iniziano?
Il Ministero dell’Istruzione ha già fornito i dati al MUR, ma il via ufficiale dei percorsi dipende dalla capacità delle università di organizzare i corsi. Gli insegnanti devono essere pronti a iniziare i percorsi, ma si prevede che potrebbero esserci ancora alcune settimane di attesa, con l’augurio che i ritardi vengano finalmente superati.
In sintesi, il futuro di migliaia di docenti è legato alla rapida attuazione dei percorsi abilitanti, ma il tempo stringe.
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