Home Scuola Personale Piano straordinario personale ATA 2025-2026: assunzioni e stabilizzazioni in arrivo

Piano straordinario personale ATA 2025-2026: assunzioni e stabilizzazioni in arrivo

Scuola: in arrivo un piano straordinario per assumere personale ATA a tempo indeterminato nel 2025-2026. Focus su stabilizzazioni e copertura posti vacanti.

Personale ATA

Il governo italiano prepara un piano straordinario per assumere a tempo indeterminato personale ATA nelle scuole. L’obiettivo è coprire tutti i posti vacanti e disponibili in organico per l’anno scolastico 2025-2026. L’emendamento, inserito nella Legge di Bilancio 2024, ha superato il vaglio della Commissione Bilancio della Camera e si avvia verso la votazione finale.

Marcello Pacifico: “Sosteniamo il piano ATA con determinazione”

Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, conferma il pieno supporto al piano straordinario per il personale ATA. Durante un’audizione con Cisal, Pacifico ha presentato emendamenti per migliorare la gestione delle scuole italiane. “Il personale ATA rappresenta una categoria essenziale, ma il governo non ha riconfermato oltre 6.000 posti aggiuntivi collegati ai progetti PNRR e ha tagliato quasi 3.000 posti con la nuova manovra”, ha dichiarato.

La necessità di stabilizzare il personale ATA

Secondo Pacifico, è urgente stabilizzare il personale ATA su tutte le decine di migliaia di posti disponibili. Questa categoria svolge un ruolo cruciale nella gestione scolastica, ma continua a subire tagli significativi. Il piano straordinario, quindi, risponde all’esigenza di garantire una copertura adeguata e di migliorare il funzionamento delle scuole.

Emendamenti alla Legge di Bilancio per salvaguardare l’istruzione

Anief e Cisal chiedono con forza che il governo approvi gli emendamenti per il personale ATA nella Legge di Bilancio. Queste modifiche puntano a potenziare l’organico scolastico, valorizzando una categoria spesso trascurata. La stabilizzazione dei posti vacanti non è solo una questione di giustizia, ma un passaggio indispensabile per il futuro della scuola italiana.

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