Insomma, l’amministrazione di qualsiasi scuola è parte integrante della macchina burocratica e se il personale è carente le ripercussioni su tutto il funzionamento prima o poi si farà sentire. Tale principio purtroppo pare che sinora non sia stato affatto preso in considerazione dai precedenti governi, neanche da quello che avrebbe dovuto rappresentare il cambiamento. La giornata di protesta con l’astensione al lavoro dovrebbe ribadire lo stato di malessere che questo personale vive ogni giorno.
Ad indire lo sciopero, fissato il prossimo 18 settembre, è stato il sindacato di base Unicobas; la protesta culminerà presso la sede della Camera dei Deputati. La sua ‘proclamazione si è resa necessaria in quanto sinora tutti i governi sono stati sordi alle richieste dei sindacati di settore’, così dichiarano i vertici sindacali Unicobas.
Le dichiarazioni che accompagnano la proclamazione della protesta la dicono lunga sui motivi reali dello stop da qualsiasi attività del personale coinvolti: “I vecchi governi non hanno considerato le nostre richieste. Il Governo del “cambiamento” non ha mantenuto le promesse. Per noi le difficoltà aumentano ogni giorno! Siamo retribuiti come personale di serie B. Le Corti di Giustizia Europee hanno emesso quattro sentenze a noi favorevoli, dal 2011 al 2014, ma lo Stato italiano non ha adeguato la normativa!”.
Appuntamento quindi a Roma davanti la sede della Camera dei Deputati il prossimo mercoledì 18 settembre 2019.