Negli ultimi otto anni, il settore scolastico ha subito una significativa riduzione delle assunzioni per il personale ATA. Secondo il dossier UIL Scuola, su 166.849 posti disponibili, i governi che si sono succeduti hanno autorizzato appena 78.583 assunzioni, pari al 47% del totale. Questa carenza di personale sta avendo un impatto negativo sulla gestione delle scuole, con un incremento dei carichi di lavoro e una riduzione dei servizi offerti.
L’allarme della UIL Scuola
Il Segretario Generale di UIL Scuola, Giuseppe D’Aprile, ha sottolineato come la gestione degli organici abbia portato a tagli che pesano sulle istituzioni scolastiche, aggravando la situazione del personale amministrativo e tecnico. “La scuola non può funzionare senza un organico stabile e adeguato”, ha dichiarato D’Aprile, evidenziando la necessità di interventi strutturali per garantire il corretto funzionamento degli istituti.
Riduzione del personale ATA: un calo del 6% in otto anni
Nel 2016, il personale ATA con contratto stabile contava 185.111 unità, mentre nel 2024 il numero è sceso a 173.984, registrando un decremento del 6%. Nonostante alcuni processi di stabilizzazione, il turnover non è stato compensato adeguatamente, lasciando le scuole prive di risorse essenziali. UIL Scuola denuncia una gestione inefficace del personale e chiede riforme strutturali per evitare ulteriori riduzioni.
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Le criticità del sistema di calcolo dell’organico
Uno dei principali problemi riguarda il metodo di determinazione dell’organico ATA, basato su parametri numerici che non riflettono le reali necessità delle scuole. Tra le criticità segnalate nel dossier UIL:
- Scuole con un solo collaboratore scolastico, insufficiente per garantire un adeguato servizio;
- Carichi amministrativi eccessivi, come la gestione di Passweb, che vanno oltre i limiti contrattuali;
- Assistenti tecnici senza un profilo definito, spesso costretti a operare su più istituti;
- Mancanza di DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi), sostituiti da personale precario con incarichi annuali.
D’Aprile ha ribadito l’urgenza di autorizzare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e ampliare l’organico ATA, stabilizzando anche il personale aggiuntivo. “La scuola italiana ha bisogno di un organico stabile per garantire condizioni di lavoro dignitose e un servizio efficiente”, ha concluso il Segretario Generale UIL Scuola.
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