Home Scuola Personale Personale ATA, integrale riconoscimento anzianità di servizio: disapplicato il criterio di “temporizzazione”

Personale ATA, integrale riconoscimento anzianità di servizio: disapplicato il criterio di “temporizzazione”

Sentenza del Tar

Il Tribunale di Massa, con la recente sentenza n. 69-2024 del 20.03.24 (divenuta definitiva), ha stabilito un precedente significativo per il personale ATA, condannando l’Amministrazione scolastica a riconoscere l’intera anzianità di servizio maturata come dipendente a tempo determinato ad un’assistente amministrativa. La sentenza ha disapplicato l’istituto della “temporizzazione”, che prevedeva un riconoscimento solo parziale dell’anzianità, ritenendolo illegittimo sulla base della normativa eurounitaria.

Personale ATA, riconoscimento per intero dell’anzianità di servizio: i dettagli della sentenza

La sentenza n. 69 del 2024, ora definitiva, segue un orientamento giurisprudenziale consolidato, riconoscendo il diritto della dipendente, assunta a tempo indeterminato nel 2016 dopo molti anni di precariato, a essere collocata nel corretto scaglione stipendiale. Inoltre, l’Amministrazione scolastica è stata condannata al pagamento degli arretrati dovuti.

È importante notare che la legge 103 del 2023, nota come “legge comunitaria”, ha introdotto modifiche legislative che generalizzano il principio affermato dalla sentenza del Tribunale di Massa e dalla giurisprudenza conforme. Questa legge tenta di rimuovere le norme interne in contrasto con quelle eurounitarie, applicandosi alle immissioni in ruolo dall’anno scolastico 2023-24 in poi. Tuttavia, tale modifica sembra limitare il novero dei servizi preruolo utili ai fini della ricostruzione, potenzialmente aprendo la strada a nuovi contenziosi.

Riconoscimento dei diritti del Personale ATA

Questa sentenza rappresenta un deciso passo in avanti verso il riconoscimento dei diritti del personale ATA, stabilendo che l’anzianità di servizio deve essere riconosciuta integralmente, anche per i periodi di lavoro a tempo determinato. La disapplicazione del criterio della “temporizzazione” e l’introduzione delle modifiche legislative potrebbero avere implicazioni molto importanti per il futuro, rendendo necessario monitorare ulteriori sviluppi e potenziali contenziosi che riguarderanno questa criticità normativa che attanaglia da molto tempo i lavoratori della scuola.

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