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Personale ATA, lavoro agile e remoto: norme e diritti

Il CCNL 2019/21, a proposito del lavoro agile e da remoto per il personale ATA, prevede alcune novità. Vediamo le più importanti tra queste

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Personale ATA – Il recente CCNL Istruzione e Ricerca 2019/21, ratificato il 18 gennaio scorso, introduce importanti novità per il lavoro a distanza, con un focus specifico sul personale ATA, inclusi assistenti amministrativi e tecnici. Ecco di seguito le norme e i diritti dei lavoratori su questo specifico argomento.

Procedure e normative che regolamentano il lavoro agile per il Personale ATA

Lavoro agile secondo la Legge n. 81 del 2017 – La legge n. 81 del 2017 definisce il lavoro agile come un’opzione per svolgere attività lavorative, a condizione che vi siano i requisiti organizzativi e tecnologici adeguati. Questo approccio mira a migliorare i servizi pubblici e l’innovazione organizzativa, bilanciando al contempo vita lavorativa e personale e promuovendo una mobilità più sostenibile.

Responsabilità del datore di lavoro – Il datore di lavoro, nella persona del Dirigente Scolastico, ha la responsabilità di garantire la sicurezza e l’efficienza degli strumenti tecnologici forniti ai lavoratori per lo svolgimento delle loro attività.

Fasce temporali nel lavoro agile – La prestazione lavorativa in modalità agile si articola in due fasce temporali principali:

  • a) Fascia di contattabilità: in questo periodo, il lavoratore deve essere raggiungibile via telefono, email o altri mezzi simili. Questa fascia non può superare l’orario medio giornaliero di lavoro.
  • b) Fascia di Inoperabilità: in questo lasso di tempo, il lavoratore non deve svolgere attività lavorative. Include 11 ore consecutive di riposo, come stabilito dall’art. 7 del d.lgs. n. 66 del 2003, che copre anche il lavoro notturno tra le 22:00 e le 6:00.

Diritto alla disconnessione – Il lavoratore ha il diritto di disconnettersi al di fuori delle ore stabilite nella fascia di contattabilità. Durante questi periodi, non sono richiesti contatti con colleghi o dirigenti, né la lettura o risposta a email e messaggi, né l’accesso ai sistemi informativi dell’amministrazione.

Procedure e normative che regolamentano il lavoro da remoto

Lavoro da Remoto nel CCNL – L’articolo 16 del CCNL dettaglia le disposizioni per il lavoro da remoto, che può essere effettuato tramite dispositivi tecnologici forniti dall’amministrazione. In particolare, le modalità includono:

  • a) Telelavoro domiciliare: svolgimento del lavoro dal domicilio del dipendente o in un altro luogo concordato.
  • b) Altre forme di lavoro a distanza: come il coworking o il lavoro da centri satellite.

Queste nuove normative rappresentano un passo significativo verso una maggiore flessibilità e sostenibilità nel mondo del lavoro, in particolare per il personale ATA nel settore dell’istruzione e della ricerca.

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