Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 2019/21 ha introdotto importanti novità riguardo ai permessi retribuiti per i docenti e il personale ATA con contratti a tempo determinato, validi fino al 31 agosto o al 30 giugno. Questi aggiornamenti sono stati pensati per migliorare le condizioni dei supplenti annuali, offrendo loro maggiori possibilità di usufruire di permessi per motivi personali o familiari. Vediamo nel dettaglio chi può usufruire dei permessi, in quali modalità e le differenze rispetto alla normativa precedente.
Permessi retribuiti per supplenti con contratti fino al 31 Agosto o al 30 Giugno
L’articolo 35, comma 2, del CCNL 2019/21 stabilisce che il personale scolastico a tempo determinato con contratti annuali (fino al 31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) ha diritto a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. Questi permessi sono concessi su base documentabile, anche attraverso autocertificazione da parte del dipendente.
Una novità importante riguarda il personale ATA, che ha la possibilità di usufruire di questi permessi anche ad ore, offrendo così una maggiore flessibilità a coloro che necessitano di tempo per gestire impegni personali o familiari durante l’orario di lavoro.
Cambiamenti rispetto alla normativa precedente
In passato, il personale precario poteva usufruire solo di sei giorni di permesso non retribuito. Con il nuovo contratto, la situazione è cambiata:
- Tre giorni di permesso retribuito per il personale docente e ATA con contratto fino al 30 giugno o 31 agosto, un’aggiunta che rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori a tempo determinato.
- Sei giorni di permesso non retribuito rimangono disponibili per il personale con contratti brevi o fino al termine delle lezioni. Questa modalità consente ai supplenti temporanei di usufruire di permessi, anche se senza retribuzione.
Il sindacato Anief ha espresso parere positivo su questa modifica, sostenendo che rappresenta un miglioramento nelle condizioni lavorative per i docenti e il personale ATA. Inoltre, ha sottolineato che il CCNL prevede anche la possibilità di usufruire di sei giorni di ferie come permessi per chi ha contratti fino al 31 agosto o 30 giugno, un’opzione interessante che consente di convertire i giorni di ferie in permessi, offrendo ulteriore flessibilità.
Come funzionano i permessi retribuiti per il Personale ATA
Una delle novità più rilevanti riguarda il personale ATA, che può usufruire dei tre giorni di permesso retribuito anche a ore. Questo permette agli ATA con contratti annuali di gestire meglio il proprio tempo e di organizzare le attività familiari e personali in maniera più flessibile. La possibilità di prendere permessi a ore è particolarmente utile per chi non necessita di intere giornate di assenza ma solo di qualche ora durante l’orario di lavoro.
Per usufruire di questi permessi ad ore, il personale ATA dovrà concordare con la direzione scolastica la modalità di utilizzo e garantire la continuità del servizio. Questa disposizione rappresenta un significativo vantaggio per il personale ATA, che ora può pianificare i propri permessi in modo da non compromettere l’efficacia del proprio lavoro.
Diritti dei supplenti con contratti brevi: I permessi non retribuiti
Per i supplenti con contratti brevi o che durano fino al termine delle lezioni, il contratto collettivo continua a prevedere sei giorni di permesso non retribuito per motivi personali o familiari. Anche se questi giorni non prevedono retribuzione, rappresentano comunque un’opportunità per il personale precario di gestire imprevisti senza dover rinunciare completamente al lavoro.
Questi permessi non retribuiti possono essere richiesti per diverse ragioni, dalle emergenze familiari agli impegni personali, e offrono una certa flessibilità per chi lavora su incarichi temporanei. Tuttavia, diversamente dal personale con contratti annuali, i supplenti con contratti brevi non possono usufruire dei giorni di ferie come permessi, limitando in parte le loro opzioni.
Maggiore tutela per il personale scolastico a tempo determinato
Le modifiche introdotte dal CCNL 2019/21 sui permessi retribuiti rappresentano un passo avanti significativo nella tutela dei diritti del personale scolastico a tempo determinato, in particolare per i supplenti annuali. Offrire permessi retribuiti e la possibilità di utilizzare le ferie come permessi è una misura che risponde alle esigenze di docenti e personale ATA, migliorando la loro qualità di vita e favorendo un equilibrio tra lavoro e vita personale.
In sintesi, i punti principali da ricordare sono:
- Tre giorni di permesso retribuito per docenti e ATA con contratto fino al 30 giugno o 31 agosto.
- Permessi ad ore per il personale ATA, garantendo maggiore flessibilità.
- Possibilità di utilizzare sei giorni di ferie come permessi per chi ha contratto annuale, come confermato dal sindacato Anief.
- Sei giorni di permesso non retribuito per il personale con contratti brevi, una misura ancora valida per chi lavora su incarichi temporanei.
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