Percorsi di specializzazione Indire, tutto pronto per il via: dubbi sugli specializzati all’estero

I percorsi di specializzazione Indire stanno per prendere il via, così come previsto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Migliaia di nuovi specializzati si uniranno a coloro che già operano nel settore, nonostante in molte province italiane vi sia già un esubero di docenti specializzati sul sostegno all’estero.

Struttura dei nuovi percorsi di specializzazione Indire

Il nuovo percorso di specializzazione Indire sul sostegno sarà suddiviso in due modalità principali:

1. Percorso di specializzazione sul sostegno promosso dalle Università:
   • Aperto a tutti coloro che possiedono l’idoneità all’insegnamento.
   • Il funzionamento sarà simile a quello dei precedenti cicli di specializzazione, con lezioni in presenza, come avvenuto nei precedenti nove cicli.
2. Percorso di specializzazione sul sostegno promosso da Indire:
   • Destinato a coloro che hanno accumulato almeno tre anni di servizio specifico sul sostegno negli ultimi cinque anni, nello stesso ordine di istruzione.
   • Questo percorso sarà prevalentemente online, con l’obbligo di conseguire 30 crediti formativi e una parte di tirocinio indiretto.
   • Il servizio prestato è valido sia se svolto nelle scuole pubbliche sia in quelle paritarie.

Molti dubbi sui titoli di accesso per gli specializzati all’estero

Un punto critico riguarda la partecipazione di chi ha conseguito un titolo di specializzazione sul sostegno all’estero. Quale sarà il criterio adottato per consentire la loro partecipazione? Si parla di due possibili soluzioni:

• Presentare la domanda di riconoscimento del titolo.
• Oppure ottenere un riconoscimento parziale del titolo, con validità limitata.

Questi dubbi devono ancora essere chiariti dalle autorità competenti per garantire una partecipazione equa ai percorsi di specializzazione.