D’altro canto, il Comitato Docenti di Sostegno e i sindacati chiedono una revisione dei criteri per garantire una formazione di qualità e tutelare la professionalità dei docenti già specializzati. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva, ha ribadito l’importanza di percorsi formativi che rispondano esclusivamente alle necessità degli studenti con disabilità e delle loro famiglie.
I percorsi di specializzazione organizzati dall’Indire rappresentano un’alternativa al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) tradizionale e prevedono:
Un decreto ministeriale definirà i criteri di ammissibilità, i contenuti formativi, i costi massimi e le modalità di presentazione delle domande.
La protesta contro i Percorsi di specializzazione Indire riflette una tensione tra l’esigenza di formare rapidamente nuovi docenti di sostegno e la necessità di mantenere alti standard di qualità nell’inclusione scolastica. Il futuro di questi percorsi dipenderà dalla capacità del Ministero di bilanciare queste due priorità, ascoltando le istanze dei docenti e delle parti sociali.