La recente introduzione dei percorsi di specializzazione per il sostegno organizzati dall’Indire ha sollevato numerose polemiche, culminate in un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione il 3 gennaio 2025. La manifestazione, promossa dal Comitato Docenti di Sostegno e supportata da sindacati come Flc Cgil, Uil Scuola Rua e Gilda, ha messo in evidenza le criticità legate ai nuovi corsi di specializzazione.
I motivi della protesta contro i Percorsi di specializzazione gestiti da Indire
I docenti e i sindacati denunciano che i percorsi organizzati da Indire rischiano di compromettere la qualità della formazione degli insegnanti di sostegno, con un impatto negativo sull’inclusione scolastica. Tra le principali preoccupazioni:
- Riduzione della qualità formativa:
- Corsi dimezzati nella durata.
- Assenza di prove preselettive, laboratori, tirocini ed esami finali.
- Modalità online, a differenza del TFA tradizionale, che si svolge in presenza.
- Penalizzazione dei docenti già formati:
- I docenti che hanno completato il TFA regolare (della durata di otto mesi con prove selettive) temono di essere scavalcati dai partecipanti ai nuovi corsi.
- Preoccupazione per l’immissione in ruolo di docenti con percorsi formativi abbreviati.
- Pianificazione territoriale inadeguata:
- Rischio di saturazione in alcune aree del Paese.
- Mancata programmazione basata sulle necessità territoriali.
Le posizioni del Ministero e delle parti coinvolte
Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, ha difeso i corsi Indire definendoli una “sperimentazione” volta a ridurre i costi e i tempi per i docenti con esperienza specifica. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di evitare conflitti tra i partecipanti ai corsi abbreviati e chi ha seguito il percorso TFA tradizionale.
D’altro canto, il Comitato Docenti di Sostegno e i sindacati chiedono una revisione dei criteri per garantire una formazione di qualità e tutelare la professionalità dei docenti già specializzati. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva, ha ribadito l’importanza di percorsi formativi che rispondano esclusivamente alle necessità degli studenti con disabilità e delle loro famiglie.
Caratteristiche dei Percorsi di specializzazione gestiti da Indire
I percorsi di specializzazione organizzati dall’Indire rappresentano un’alternativa al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) tradizionale e prevedono:
- 30 Crediti Formativi Universitari (CFU).
- Modalità online, con possibile collaborazione tra università e Indire.
- Accesso riservato a:
- Docenti con almeno tre anni di servizio sul sostegno negli ultimi cinque anni.
- Titolari di qualifiche estere in fase di riconoscimento.
Un decreto ministeriale definirà i criteri di ammissibilità, i contenuti formativi, i costi massimi e le modalità di presentazione delle domande.
La protesta contro i Percorsi di specializzazione Indire riflette una tensione tra l’esigenza di formare rapidamente nuovi docenti di sostegno e la necessità di mantenere alti standard di qualità nell’inclusione scolastica. Il futuro di questi percorsi dipenderà dalla capacità del Ministero di bilanciare queste due priorità, ascoltando le istanze dei docenti e delle parti sociali.
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