domenica, 5 Gennaio 2025
HomeScuolaFormazionePercorsi di specializzazione Indire: la protesta davanti al MiM del Comitato Docenti...

Percorsi di specializzazione Indire: la protesta davanti al MiM del Comitato Docenti di Sostegno

Oggi 3 Gennaio un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione per protestare contro la recente introduzione dei percorsi di specializzazione gestiti da Indire

La recente introduzione dei percorsi di specializzazione per il sostegno organizzati dall’Indire ha sollevato numerose polemiche, culminate in un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione il 3 gennaio 2025. La manifestazione, promossa dal Comitato Docenti di Sostegno e supportata da sindacati come Flc Cgil, Uil Scuola Rua e Gilda, ha messo in evidenza le criticità legate ai nuovi corsi di specializzazione.

I motivi della protesta contro i Percorsi di specializzazione gestiti da Indire

I docenti e i sindacati denunciano che i percorsi organizzati da Indire rischiano di compromettere la qualità della formazione degli insegnanti di sostegno, con un impatto negativo sull’inclusione scolastica. Tra le principali preoccupazioni:

  1. Riduzione della qualità formativa:
    • Corsi dimezzati nella durata.
    • Assenza di prove preselettive, laboratori, tirocini ed esami finali.
    • Modalità online, a differenza del TFA tradizionale, che si svolge in presenza.
  2. Penalizzazione dei docenti già formati:
    • I docenti che hanno completato il TFA regolare (della durata di otto mesi con prove selettive) temono di essere scavalcati dai partecipanti ai nuovi corsi.
    • Preoccupazione per l’immissione in ruolo di docenti con percorsi formativi abbreviati.
  3. Pianificazione territoriale inadeguata:
    • Rischio di saturazione in alcune aree del Paese.
    • Mancata programmazione basata sulle necessità territoriali.

Le posizioni del Ministero e delle parti coinvolte

Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, ha difeso i corsi Indire definendoli una “sperimentazione” volta a ridurre i costi e i tempi per i docenti con esperienza specifica. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di evitare conflitti tra i partecipanti ai corsi abbreviati e chi ha seguito il percorso TFA tradizionale.

D’altro canto, il Comitato Docenti di Sostegno e i sindacati chiedono una revisione dei criteri per garantire una formazione di qualità e tutelare la professionalità dei docenti già specializzati. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva, ha ribadito l’importanza di percorsi formativi che rispondano esclusivamente alle necessità degli studenti con disabilità e delle loro famiglie.

Caratteristiche dei Percorsi di specializzazione gestiti da Indire

I percorsi di specializzazione organizzati dall’Indire rappresentano un’alternativa al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) tradizionale e prevedono:

  • 30 Crediti Formativi Universitari (CFU).
  • Modalità online, con possibile collaborazione tra università e Indire.
  • Accesso riservato a:
    • Docenti con almeno tre anni di servizio sul sostegno negli ultimi cinque anni.
    • Titolari di qualifiche estere in fase di riconoscimento.

Un decreto ministeriale definirà i criteri di ammissibilità, i contenuti formativi, i costi massimi e le modalità di presentazione delle domande.

La protesta contro i Percorsi di specializzazione Indire riflette una tensione tra l’esigenza di formare rapidamente nuovi docenti di sostegno e la necessità di mantenere alti standard di qualità nell’inclusione scolastica. Il futuro di questi percorsi dipenderà dalla capacità del Ministero di bilanciare queste due priorità, ascoltando le istanze dei docenti e delle parti sociali.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata

- Advertisment -

I più letti