I 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) rappresentano un requisito importante per molti docenti che intendono accedere ai percorsi abilitanti all’insegnamento. Questi crediti sono stati conseguiti in ambiti specifici come pedagogia, psicologia, antropologia e metodologie didattiche, secondo le disposizioni stabilite dal Decreto Ministeriale 616/2017. Non si tratta, dunque, di crediti generici, ma di esami appositamente riconosciuti come parte del percorso formativo richiesto per diventare insegnante.
La questione della validità dei 24 CFU
Coloro che hanno acquisito i 24 CFU durante il proprio percorso di studi nel 2018 possono considerarli validi ai fini dell’accesso ai concorsi per l’insegnamento, purché questi siano stati rilasciati da un ateneo accreditato con una certificazione ufficiale. Se invece tali crediti non sono accompagnati da una certificazione specifica, è necessario contattare l’università di riferimento per verificare se possano essere riconosciuti ai fini dell’abilitazione all’insegnamento.
Per chi ha conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, è possibile richiederne il riconoscimento ai sensi dell’articolo 8, comma 1 del DPCM relativo alla formazione iniziale e all’abilitazione dei docenti. In tal caso, il percorso formativo richiesto sarà ridotto da 60 CFU a 36 CFU, agevolando l’accesso ai percorsi di abilitazione e abbreviando la durata della formazione.
Consultazione dei bandi universitari dei percorsi abilitanti
Per ottenere il riconoscimento dei 24 CFU, è fondamentale consultare i bandi delle università presso cui si intende seguire il percorso abilitante. Ogni ateneo potrebbe prevedere procedure diverse per la verifica dei crediti già acquisiti e per l’eventuale integrazione necessaria a completare il percorso formativo. Pertanto, è consigliabile monitorare con attenzione le pubblicazioni ufficiali delle istituzioni accademiche per evitare ritardi o imprevisti.
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