Il Ministero ha fornito chiarimenti su quali attività didattiche possano essere riconosciute, considerando anche le criticità già emerse nell’anno accademico 2023/24. Tra queste rientrano: la partecipazione a progetti PCTO, attività del Piano Scuola 4.0, percorsi sulle competenze STEM e digitali, interventi legati al Piano Estate e attività legate all’inclusione scolastica. Anche la partecipazione a dipartimenti, commissioni, attività di autovalutazione e progettazione di UDA è considerata valida. Viene inoltre richiamato il D.M. 487/2014, che specifica ulteriori attività osservabili e partecipative, comprese lezioni supervisionate, correzione di verifiche e uscite didattiche.
Nonostante l’elenco dettagliato delle attività riconoscibili, restano criticità irrisolte. In particolare, le docenti in gravidanza, impossibilitate a svolgere il tirocinio in presenza durante il periodo di astensione obbligatoria, rischiano di non completare il percorso e di perdere l’immissione in ruolo. Si attende un intervento da parte del Ministero dell’Istruzione per chiarire modalità alternative o soluzioni compensative. Inoltre, si auspica che Università e Uffici Scolastici Regionali forniscano tempestive indicazioni sugli ambiti riconoscibili come tirocinio per l’anno accademico in corso, così da permettere ai corsisti di organizzarsi e concludere il monte ore richiesto.