mercoledì, 26 Marzo 2025
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Percorsi abilitanti da 36 CFU: 120 ore di tirocinio per vincitori di concorso PNRR 1 [Chiarimenti]

I percorsi abilitanti da 36 CFU per vincitori di concorso prevedono 120 ore di tirocinio diretto. Ecco quali attività sono valide e come organizzarsi in tempo.

I percorsi abilitanti da 36 CFU destinati ai vincitori del concorso PNRR1 prevedono l’obbligo di svolgere 120 ore di tirocinio diretto. Un requisito che, per molti candidati, risulta difficile da rispettare a causa del poco tempo disponibile, soprattutto per chi è già impegnato nell’insegnamento. La normativa prevede che questi corsi siano riservati a chi ha acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, con accesso in sovrannumero come stabilito dai decreti ministeriali n. 156/2025 e n. 270/2025. Tuttavia, le Università possono introdurre limiti per garantire la qualità didattica.

Percorsi abilitanti 36 CFU, le attività valide per il tirocinio diretto

Il tirocinio diretto prevede un impegno pari a 10 CFU, corrispondenti a 120 ore, da svolgere secondo quanto stabilito dal DPCM del 4 agosto 2023. Le attività ritenute valide includono l’osservazione guidata delle lezioni, l’analisi delle strategie educative, la partecipazione a riunioni collegiali e l’affiancamento nella progettazione didattica. Secondo le disposizioni, ogni CFU di tirocinio equivale a 12 ore di attività effettiva. Il tirocinio può essere svolto anche nella scuola di servizio, a patto che sia presente un tutor certificato e che l’istituto sia accreditato o richieda l’accreditamento all’USR.

Quali attività possono essere riconosciute ai fini del tirocinio

Il Ministero ha fornito chiarimenti su quali attività didattiche possano essere riconosciute, considerando anche le criticità già emerse nell’anno accademico 2023/24. Tra queste rientrano: la partecipazione a progetti PCTO, attività del Piano Scuola 4.0, percorsi sulle competenze STEM e digitali, interventi legati al Piano Estate e attività legate all’inclusione scolastica. Anche la partecipazione a dipartimenti, commissioni, attività di autovalutazione e progettazione di UDA è considerata valida. Viene inoltre richiamato il D.M. 487/2014, che specifica ulteriori attività osservabili e partecipative, comprese lezioni supervisionate, correzione di verifiche e uscite didattiche.

Problematiche aperte e necessità di chiarimenti da parte delle istituzioni

Nonostante l’elenco dettagliato delle attività riconoscibili, restano criticità irrisolte. In particolare, le docenti in gravidanza, impossibilitate a svolgere il tirocinio in presenza durante il periodo di astensione obbligatoria, rischiano di non completare il percorso e di perdere l’immissione in ruolo. Si attende un intervento da parte del Ministero dell’Istruzione per chiarire modalità alternative o soluzioni compensative. Inoltre, si auspica che Università e Uffici Scolastici Regionali forniscano tempestive indicazioni sugli ambiti riconoscibili come tirocinio per l’anno accademico in corso, così da permettere ai corsisti di organizzarsi e concludere il monte ore richiesto.

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