Perché i percettori di NASpI non ricevono né il bonus di Natale né la tredicesima

I percettori di NASpI spesso si interrogano sul motivo per cui non abbiano diritto a benefici come il bonus di Natale o la tredicesima mensilità. Sebbene entrambi siano strumenti di sostegno economico, sono legati a specifiche condizioni che non si applicano a chi riceve l’indennità di disoccupazione.

La NASpI: un’indennità di sostegno temporaneo

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile erogata dall’INPS per chi ha perso involontariamente il lavoro. Questo sussidio non è assimilabile a uno stipendio o a una pensione, ma è un sostegno temporaneo per aiutare chi si trova senza occupazione. La sua funzione principale è quella di garantire un reddito durante il periodo di ricerca di un nuovo impiego.

Proprio per questa natura temporanea, la NASpI non prevede il diritto alla tredicesima, che è invece una mensilità aggiuntiva spettante a lavoratori dipendenti e pensionati. La tredicesima viene calcolata come una gratifica basata su un rapporto di lavoro o su un trattamento pensionistico continuativo, condizioni che non si applicano alla NASpI.

Bonus di Natale: a chi spetta realmente?

Il bonus di Natale, spesso confuso con la tredicesima, è un’integrazione destinata ai pensionati con redditi bassi. Questo bonus viene riconosciuto dall’INPS a chi percepisce trattamenti pensionistici minimi e rientra nei requisiti di reddito fissati annualmente. L’obiettivo del bonus è sostenere economicamente i pensionati più vulnerabili, offrendo loro un aiuto concreto per affrontare le spese natalizie.

Chi percepisce la NASpI non rientra tra i beneficiari di questo bonus perché non si tratta di un trattamento pensionistico. L’indennità di disoccupazione è regolata da norme specifiche che non prevedono alcun tipo di integrazione natalizia. Pertanto, il bonus di Natale non può essere richiesto né erogato ai disoccupati che usufruiscono di questa misura.

La distinzione tra pensione, lavoro e disoccupazione

Un altro aspetto fondamentale da considerare è la distinzione tra pensione, lavoro e disoccupazione. La tredicesima e il bonus di Natale sono benefici legati a condizioni di stabilità economica o a trattamenti continuativi. Nel caso della pensione, ad esempio, si tratta di una somma aggiuntiva prevista per legge, mentre per i lavoratori dipendenti la tredicesima è inclusa nel contratto di lavoro.

La NASpI, al contrario, è un sussidio vincolato alla durata del periodo di disoccupazione e al rispetto di determinati requisiti contributivi e di reddito. Essendo una misura temporanea e non assimilabile a un reddito da lavoro o a una pensione, non può garantire quei benefici economici aggiuntivi che spettano invece ad altre categorie.

Possibili alternative per i percettori di NASpI

Sebbene la NASpI non preveda né la tredicesima né il bonus di Natale, esistono altre agevolazioni che potrebbero aiutare i disoccupati. Ad esempio, i percettori di NASpI possono avere diritto a:

1. Riduzioni sulle bollette grazie al bonus sociale per energia elettrica e gas, se rientrano in determinate fasce di reddito.
2. Agevolazioni per famiglie a basso reddito, come il Reddito di Cittadinanza, se si soddisfano i requisiti.
3. Supporto ai canoni di affitto, con contributi erogati dai Comuni per chi si trova in difficoltà economica.

Chi percepisce la NASpI dovrebbe verificare la propria situazione economica complessiva e consultare i servizi sociali del proprio Comune o il sito dell’INPS per scoprire eventuali agevolazioni aggiuntive. Questo può rappresentare un sostegno concreto per affrontare le difficoltà economiche durante la disoccupazione.

I percettori di NASpI non ricevono né la tredicesima né il bonus di Natale perché entrambe le misure sono legate a condizioni che non si applicano all’indennità di disoccupazione. La NASpI è pensata come un sostegno temporaneo, non come un reddito continuativo, motivo per cui non offre benefici extra. Tuttavia, chi è in difficoltà economica può valutare altre agevolazioni disponibili per integrare il proprio reddito e affrontare con maggiore serenità il periodo di disoccupazione.