L’Inps, a causa del varo tardivo della riforma, non è riuscito ad aggiornare in tempo i cedolini pensionistici. Di conseguenza, l’adeguamento al nuovo regime fiscale è posticipato ad aprile 2024. Da quel momento, i pensionati interessati riceveranno i conguagli per i mesi precedenti, che potrebbero ammontare fino a 83 euro per i primi tre mesi dell’anno.
Oltre alla riforma Irpef, è importante notare che le pensioni hanno subito una rivalutazione basata sull’inflazione. Le pensioni fino a quattro volte l’assegno minimo sono state aumentate del 5,4%, mentre per le fasce successive, l’aumento varia in percentuale fino a raggiungere l’1,2% per gli assegni oltre la decima volta il minimo. Questo assicura che il potere d’acquisto dei pensionati non sia eroso dall’inflazione, nonostante i ritardi nell’applicazione delle modifiche fiscali.