venerdì, 27 Dicembre 2024
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Pensioni per il personale scolastico: anticipo con Opzione Donna 2025 (riveduta e corretta)

La Legge di Bilancio 2025 introduce alcune novità in tema di pensioni per il personale scolastico (docenti e ATA), tra cui la rivisitazione dell’Opzione Donna.

La Legge di Bilancio 2025 introduce alcune novità in tema di pensioni per il personale scolastico (docenti e ATA), tra cui la rivisitazione dell’Opzione Donna. Questa modalità consente alle lavoratrici del settore scolastico di accedere alla pensione anticipata, sebbene con una riduzione significativa dell’assegno pensionistico. Ecco i dettagli principali per comprendere come funziona questa opzione e chi può accedervi.

Requisiti per l’Opzione Donna 2025

Secondo l’articolo 1, comma 173, della Legge di Bilancio 2025, possono accedere all’Opzione Donna le lavoratrici che soddisfano precisi requisiti anagrafici e contributivi, raggiunti entro il 31 dicembre 2024:

  1. Età anagrafica:
    • 59 anni con due o più figli;
    • 60 anni con un figlio;
    • 61 anni senza figli.
  2. Anni di contributi:
    • È richiesto un minimo di 35 anni di contributi (senza arrotondamenti), maturati entro il 2024.
  3. Condizioni specifiche:
    • Assistenza a familiari con disabilità: La lavoratrice deve assistere, da almeno sei mesi, il coniuge, un parente di primo grado convivente con handicap grave, oppure un parente di secondo grado se i genitori non sono in grado di fornire assistenza.
    • Invalidità civile: Deve essere presente una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

Scadenza per presentare la domanda

Le lavoratrici interessate devono presentare domanda telematica entro il 28 febbraio 2025. La richiesta va inoltrata attraverso il portale dell’INPS, che fornirà ulteriori istruzioni operative una volta approvata definitivamente la Legge di Bilancio.

Il calcolo dell’assegno pensionistico

L’Opzione Donna prevede un calcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico. Questo significa che gli anni lavorati prima del 31 dicembre 1995, solitamente calcolati con il più favorevole metodo retributivo, saranno convertiti al metodo contributivo, riducendo l’importo complessivo della pensione.

  • La riduzione può arrivare fino al 30%, un dato che varia in base alla situazione contributiva della lavoratrice.
  • Per una stima precisa dell’assegno pensionistico, è consigliabile rivolgersi a un consulente esperto, che può utilizzare software dedicati per simulare il risultato finale.

Un anticipo pensionistico per le situazioni di difficoltà

L’Opzione Donna 2025 rappresenta una possibilità per le lavoratrici di accedere alla pensione anticipata in situazioni di necessità, come l’assistenza a familiari con disabilità o condizioni personali di invalidità. Tuttavia, le lavoratrici devono valutare attentamente l’impatto economico di questa scelta, considerando la significativa riduzione dell’assegno pensionistico.

Questa misura offre una soluzione per chi è disposto a sacrificare parte della propria pensione per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro, ma è essenziale analizzarne tutti i pro e contro con l’aiuto di esperti del settore.

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