Concentrandoci su coloro che hanno inviato il modello 730/2024 chiedendo che l’Inps anticipi il pagamento dell’eventuale credito risultante dalla dichiarazione, e che effettui la trattenuta dalla pensione in caso di debito (ad esempio, chi ha una doppia Certificazione Unica per il 2023, includendo redditi da lavoro oltre alla pensione), la regola stabilisce che il pagamento o la trattenuta avviene nel secondo mese successivo a quello in cui è stato ricevuto il prospetto di liquidazione. Quindi, molto dipende da quando è stato inviato il modello 730/2024.
Attenzione però: se il rimborso supera i 4.000 euro, le tempistiche potrebbero allungarsi di 1 o 2 mesi a causa di un controllo ulteriore dell’Agenzia delle Entrate.
Per chi ha chiesto il pagamento diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate, la liquidazione dell’importo slitta a Dicembre 2024.
Non è detto che dalla dichiarazione dei redditi risulti necessariamente un credito Irpef. Potrebbe emergere un debito Irpef per chi, ad esempio, oltre alla pensione presenta anche redditi da lavoro. In tal caso, bisogna indicare nella dichiarazione se si accetta che la trattenuta dell’importo dovuto venga effettuata interamente su un cedolino (e su quelli successivi se non c’è sufficiente capienza) oppure se si richiede una rateizzazione dell’importo, dilazionando il pagamento fino a Novembre 2024.
In entrambi i casi, la prima trattenuta avviene a partire dal rateo di Agosto per chi ha inviato il modello 730/2024 entro il 20 Giugno scorso.