giovedì, Settembre 19, 2024
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Pensione di reversibilità e aumenti della rata: novità sulle normative previdenziali

Una delle situazioni meno conosciute, ma estremamente rilevanti riguarda la pensione di reversibilità e l’aumento della pensione in seguito alla perdita del coniuge. Questo beneficio, sebbene poco noto, rappresenta un supporto fondamentale per i superstiti, garantendo una maggiore stabilità economica.

Le normative in materia di previdenza, in Italia, stabiliscono che, se il defunto era titolare di pensione o aveva maturato i requisiti contributivi necessari, il superstite può ottenere un aumento della pensione.

Pensione di reversibilità e indiretta: due strumenti fondamentali per i superstiti

In ambito previdenziale, diverse possibilità, se sfruttate correttamente, possono incrementare significativamente le entrate mensili. Molte persone ignorano i benefici che potrebbero derivare dall’accesso a determinate pensioni, sia durante la propria vita lavorativa che in caso di eventi luttuosi.

Questi aumenti derivano da due forme previdenziali diverse: la pensione di reversibilità e la pensione indiretta, che ogni superstite può percepire a seconda dei casi.

Come e quando richiedere l’aumento della pensione in caso di lutto

Per ottenere la pensione di reversibilità, il coniuge defunto doveva essere titolare di una pensione al momento del decesso. Per la pensione indiretta, invece, è sufficiente che il defunto avesse almeno 15 anni di contributi o 5 anni di contributi, di cui 3 maturati nei cinque anni precedenti la morte.

Parlando di cifre, alla morte del coniuge, il superstite ha diritto all’80% della pensione maturata o percepita dal defunto. Se ci sono figli a carico, si aggiunge un ulteriore 20%, raggiungendo il 100% della pensione del defunto in caso di almeno due figli. Il coniuge superstite ha diritto all’aumento anche se già pensionato o titolare di altri redditi.

Diritti dei coniugi separati e uniti civilmente: cosa sapere per non perdere opportunità

Questo diritto vale anche per i coniugi separati e uniti civilmente, fino a nuove nozze. In questi casi, però, la pensione di reversibilità o indiretta può subire riduzioni. Non si applicano riduzioni se i redditi non superano tre volte il minimo pensionistico (23.345,73 euro aggiornati al 2024).

Non si applicano neanche se nel nucleo familiare del superstite ci sono minori, studenti o inabili. Tuttavia, gli aumenti non avvengono automaticamente. Per ottenerli, è necessario presentare una domanda tramite i canali telematici dell’Inps, come l’area personale MyInps o il numero verde.

È anche possibile rivolgersi a un patronato. Il coniuge divorziato deve rivolgersi al tribunale per ottenere la pensione di reversibilità o indiretta. L’aumento decorre dalla data del decesso del coniuge.

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