Dal 2025, quindi, le lavoratrici madri con quattro figli avranno diritto a una riduzione di 4 mesi per figlio, ma con un limite maggiore rispetto all’attuale. Se confermata, questa norma andrà a vantaggio di poche lavoratrici per il momento, poiché si richiede che abbiano oggi circa 50 anni e abbiano già raggiunto i requisiti di contribuzione, oltre ad attendere il raggiungimento dei 67 anni di età per poter accedere alla pensione di vecchiaia con lo sconto massimo.
Per il 2025, la Legge di Bilancio conferma i requisiti Fornero per la pensione di vecchiaia, che richiedono 20 anni di contributi e 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne. Nella pubblica amministrazione, invece, viene elevato il limite ordinamentale da 65 anni a 67 anni, unificando così l’età pensionabile dei dipendenti pubblici con quella del settore privato.
In pratica, l’età ordinaria di pensionamento diventa la stessa per tutti i lavoratori, che dovranno soddisfare anche i 20 anni di contributi minimi per poter accedere alla pensione di vecchiaia.
Questa misura risponde all’esigenza di unificare le condizioni per il ritiro dal lavoro tra pubblico e privato, eliminando le differenze precedenti che vedevano un’età inferiore per i dipendenti pubblici.
Oltre al beneficio dell’anticipo anagrafico, le madri lavoratrici potranno scegliere un’opzione alternativa per migliorare l’importo della pensione. In presenza di uno o due figli, la lavoratrice potrà ottenere un coefficiente di trasformazione maggiorato di un anno; con tre o più figli, il coefficiente aumenterà di due anni. Questo meccanismo, già in vigore, verrà leggermente modificato dal 2025 e sarà disponibile per chi soddisfa i requisiti.
L’INPS terrà conto di questa opzione al momento di simulare la pensione futura, consentendo alla lavoratrice di scegliere tra lo sconto anagrafico o il coefficiente maggiorato. Questo meccanismo offre quindi un’alternativa per incrementare il valore della pensione futura in base al numero di figli e alla situazione contributiva, rispondendo a esigenze diverse rispetto all’anticipo sull’età pensionabile.
Oltre a queste nuove misure per le madri lavoratrici, restano in vigore le altre opzioni di pensionamento per le donne già esistenti. Nel dettaglio:
In sintesi, la Legge di Bilancio 2025 introduce nuove possibilità di anticipo per le lavoratrici madri con quattro figli, mantenendo però invariati i principali strumenti già esistenti per le altre lavoratrici.