Per usufruire delle agevolazioni fiscali all’estero, è necessario soddisfare determinati requisiti. Ecco i principali:
Ottenuta la residenza fiscale, sarà fondamentale rispettare i vincoli per mantenerla. Il pensionato dovrà risiedere nel Paese estero per almeno sei mesi e un giorno all’anno e trasferire lì il centro dei propri interessi economici e affettivi.
Mantenere la residenza fiscale all’estero richiede attenzione ai cambiamenti normativi. Per esempio, il Portogallo, che fino a poco tempo fa rappresentava un vero e proprio paradiso fiscale per i pensionati italiani, ha modificato il regime agevolato RNH (Residente Non Abituale). Dal 2024, questo regime non sarà più accessibile. Tuttavia, le elezioni della primavera 2024 potrebbero portare a nuove disposizioni.
In altri Paesi, invece, le normative continuano a offrire vantaggi significativi. I pensionati devono monitorare costantemente la situazione legislativa per non perdere le agevolazioni fiscali e adattarsi alle nuove regolamentazioni.
Molti Paesi offrono condizioni favorevoli per i pensionati italiani, sia pubblici che privati. Tra le destinazioni più gettonate troviamo:
Trasferirsi all’estero per ridurre il carico fiscale sulla pensione è una realtà accessibile per molti pensionati italiani. La scelta del Paese di destinazione, il rispetto dei requisiti fiscali e la consapevolezza delle normative in evoluzione sono elementi chiave per sfruttare al meglio queste opportunità. Con una pianificazione adeguata, è possibile aumentare il potere d’acquisto e godere di una pensione più ricca e soddisfacente.