La petizione lanciata dal sindacato Anief ha già raggiunto quasi 90.000 adesioni, dimostrando un ampio consenso tra i lavoratori del settore. Il documento chiede al Governo di introdurre la pensione a 60 anni per gli insegnanti, con la possibilità di prolungare volontariamente l’attività lavorativa fino a 67 anni, svolgendo compiti di tutoraggio e orientamento per i nuovi assunti.
Inoltre, si richiede il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, una misura che alleggerirebbe il carico economico dei docenti, attualmente costretti a pagare fino a 50.000 euro per riscattare gli anni di laurea.
L’attuale sistema pensionistico non è più sostenibile per gli insegnanti, afferma l’Anief. Il sindacato punta il dito contro le mancate promesse dei partiti, che avevano garantito modifiche alla Legge Fornero durante le ultime elezioni politiche. La proposta avanzata mira non solo a garantire un accesso equo alla pensione, ma anche a svecchiare il corpo docente e migliorare la qualità dell’insegnamento.
“Investire nel personale scolastico significa investire nel futuro del Paese – conclude Pacifico – ed è fondamentale che il Governo riconosca la specificità e la professionalità del lavoro svolto da insegnanti e personale scolastico”.
Ad oggi, è ancora possibile firmare la petizione sul sito ufficiale del sindacato Anief, contribuendo a dare voce a una categoria spesso dimenticata nelle scelte politiche.