Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, lancia un appello per riformare il sistema pensionistico riservato al personale scolastico. Secondo Pacifico, l’attuale normativa non tiene conto delle difficoltà crescenti per chi lavora nella scuola oltre i 60 anni, aggravate da condizioni fisiche e psicologiche spesso compromesse. “Non è accettabile che i lavoratori della scuola, a differenza di altre categorie, non abbiano la possibilità di uscire dal lavoro con un anticipo di pensione significativo.
È necessario garantire loro il riscatto gratuito degli anni universitari e un accesso alla pensione a 60 anni, come previsto per le forze armate e di polizia”, sottolinea il leader sindacale.
Invecchiamento del personale scolastico: un’emergenza ignorata
I dati parlano chiaro. Oltre 235.000 insegnanti in Italia hanno già superato i 60 anni, rappresentando un record negativo a livello europeo. La media di età del corpo docente italiano supera di gran lunga quella di altri Paesi, generando un divario generazionale che rischia di compromettere la qualità dell’insegnamento. Secondo l’ARAN, il 18,6% del personale scolastico ha più di 60 anni, mentre tra le forze armate e di polizia la percentuale scende rispettivamente allo 0,1% e allo 0,8%. “Questo divario non può essere ignorato – spiega Pacifico – soprattutto considerando il fenomeno del burnout, che colpisce molti insegnanti e peggiora con l’avanzare dell’età”.
La petizione Anief raccoglie consensi: quasi 90.000 firme in quattro settimane
La petizione lanciata dal sindacato Anief ha già raggiunto quasi 90.000 adesioni, dimostrando un ampio consenso tra i lavoratori del settore. Il documento chiede al Governo di introdurre la pensione a 60 anni per gli insegnanti, con la possibilità di prolungare volontariamente l’attività lavorativa fino a 67 anni, svolgendo compiti di tutoraggio e orientamento per i nuovi assunti.
Inoltre, si richiede il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, una misura che alleggerirebbe il carico economico dei docenti, attualmente costretti a pagare fino a 50.000 euro per riscattare gli anni di laurea.
La necessità di una riforma della pensione per il settore scolastico
L’attuale sistema pensionistico non è più sostenibile per gli insegnanti, afferma l’Anief. Il sindacato punta il dito contro le mancate promesse dei partiti, che avevano garantito modifiche alla Legge Fornero durante le ultime elezioni politiche. La proposta avanzata mira non solo a garantire un accesso equo alla pensione, ma anche a svecchiare il corpo docente e migliorare la qualità dell’insegnamento.
“Investire nel personale scolastico significa investire nel futuro del Paese – conclude Pacifico – ed è fondamentale che il Governo riconosca la specificità e la professionalità del lavoro svolto da insegnanti e personale scolastico”.
Ad oggi, è ancora possibile firmare la petizione sul sito ufficiale del sindacato Anief, contribuendo a dare voce a una categoria spesso dimenticata nelle scelte politiche.
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