Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, possiamo finalmente chiarire i requisiti per andare in pensione il prossimo anno. Il governo Meloni ha risolto le incertezze riguardo la Legge Fornero e ha confermato la proroga di alcune misure di flessibilità, evitando modifiche sostanziali rispetto al 2024. A causa delle risorse limitate, il governo ha mantenuto le stesse regole di pensionamento, senza aumentare l’età pensionabile.
Requisiti per la pensione nel 2025
Nel 2025, non sono previste novità significative in tema pensionistico. Restano in vigore le misure già esistenti, come l’Ape Sociale, la Quota 103 e Opzione Donna. Non ci sarà un adeguamento all’aspettativa di vita, poiché l’Istat non ha rilevato variazioni rilevanti. Questo significa che l’età pensionabile rimarrà stabile fino al 2027.
Ecco i principali requisiti per andare in pensione nel 2025, suddivisi per opzioni di pensionamento:
Opzione di Pensionamento | Contributi Versati | Età Anagrafica | Importo Pensione Maturata | Altri Requisiti |
---|---|---|---|---|
Pensione di vecchiaia | 20 anni (15 anni con deroghe Amato) | 67 anni | Almeno pari all’importo dell’Assegno sociale | Nessun contributo maturato prima del 31 dicembre 1995 |
Pensione di vecchiaia (lavori gravosi) | 30 anni | 66 anni e 7 mesi | — | Essere lavoratori gravosi |
Pensione di vecchiaia (post 1996) | 5 anni (maturati dopo il 1996) | 71 anni | — | — |
Pensione per invalidità (80%) | 20 anni | 61 anni (uomini), 56 anni (donne) | — | Riduzione della capacità lavorativa di almeno l’80% |
Pensione anticipata | 42 anni e 10 mesi (uomini), 41 anni e 10 mesi (donne) | — | — | — |
Pensione anticipata (post 1996) | 20 anni (maturati dopo il 1996) | 64 anni | Almeno 3 volte l’importo dell’Assegno sociale | Riduzione a 2,8 volte per le donne con 1 figlio e 2,6 volte per quelle con almeno 2 figli |
Quota 41 | 41 anni (12 mesi entro i 19 anni) | — | — | Essere disoccupati, invalidi (74%), badanti o lavoratori usuranti; esclusi i contributi puri |
Quota 97,6 (lavori usuranti) | Almeno 35 anni | Almeno 61 anni e 7 mesi | — | Somma tra età e contributi pari a 97,6 |
Quota 103 | 41 anni | 62 anni | — | Accettare un ricalcolo esclusivamente contributivo della pensione |
Opzione Donna | 35 anni | 61 anni (60 anni con 1 figlio, 59 anni con 2 figli) | — | Invalide (74%), badanti o lavoratrici licenziate; prevede un ricalcolo contributivo dell’assegno |
Isopensione | 13 anni | 60 anni | — | L’azienda deve avere almeno 15 dipendenti e farsi carico delle spese del pensionamento anticipato |
Ape Sociale | Dai 30 ai 36 anni | 63 anni e 5 mesi | — | Riservato a disoccupati, invalidi (74%), caregiver o addetti a lavori gravosi |
Le principali novità di pensionamento per il 2025
Nel 2025, le principali misure per il pensionamento anticipato saranno l’Ape Sociale, la Quota 103 e Opzione Donna. Queste misure, insieme alla pensione di vecchiaia, continuano a offrire diverse opzioni per smettere di lavorare prima dei 67 anni, a seconda della propria situazione contributiva o di particolari condizioni lavorative.
Pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia si può ottenere con 20 anni di contributi e il compimento dei 67 anni. Alcune deroghe consentono di accedere con soli 15 anni di contributi. I lavoratori gravosi possono andare in pensione a 66 anni e 7 mesi con almeno 30 anni di contributi.
Pensione anticipata
Per la pensione anticipata servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Per chi ha maturato i contributi dopo il 1996, la pensione anticipata è accessibile a 64 anni, con un importo pari a 3 volte l’Assegno sociale (o ridotto per le donne con figli).
Quota 41 e Quota 103
La Quota 41 è riservata a chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni, con almeno 12 mesi di contributi. La Quota 103 invece permette di andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi, accettando però un ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico.
Opzione Donna
Le lavoratrici possono accedere a Opzione Donna con 35 anni di contributi e 61 anni di età (ridotti in caso di figli), accettando un ricalcolo interamente contributivo.
Anche se l’età pensionabile legale resta a 67 anni, in realtà esistono molte opzioni per anticipare il pensionamento. Secondo l’Inps, l’età media effettiva per andare in pensione in Italia si attesta sui 64 anni e 2 mesi, allineandosi con la media europea.
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