Negli ultimi anni, l’Albania ha registrato una crescita impressionante di pensionati italiani, passando da soli 10 nel 2019 a ben 100 nel 2023. Il paese attrae grazie a un costo della vita contenuto, un clima mediterraneo favorevole e, soprattutto, una tassazione delle pensioni vantaggiosa. In Albania, infatti, le pensioni estere non sono soggette a tassazione locale, creando un’ottima opportunità per chi cerca di ottimizzare le proprie finanze.
Il Portogallo, che nel 2023 ha registrato 114 trasferimenti, potrebbe però vedere un calo nelle iscrizioni future. Infatti, il paese ha recentemente eliminato la tassazione agevolata per le pensioni straniere, riducendo l’appeal per i pensionati italiani. Al contrario, la Romania ha visto un incremento delle migrazioni, grazie a un costo della vita basso e un’aliquota fiscale favorevole, che si attesta al 10%. Inoltre, in Romania non sono previste trattenute sulle pensioni, il che la rende una scelta sempre più allettante.
Anche la Tunisia sta diventando una meta sempre più popolare per i pensionati italiani, con 268 trasferimenti nel 2023. La free tax sulle pensioni estere, che consente di tassare solo il 20% del reddito, rende la Tunisia una destinazione economica e conveniente. La Spagna, sebbene resti al primo posto con 536 trasferimenti, sta vivendo una leggera flessione, a causa della riduzione delle esenzioni fiscali rispetto al passato. Altre mete emergenti includono Marocco, Croazia, Bulgaria, Turchia e Slovacchia, che offrono condizioni favorevoli e un clima mediterraneo.
Con la crescente varietà di destinazioni, i pensionati italiani stanno ridefinendo la mappa delle mete ideali per il pensionamento, mostrando una preferenza per paesi con vantaggi fiscali e costi di vita più bassi rispetto all’Italia.