domenica, 9 Marzo 2025
HomeScuolaStudentiPCTO e Maturità 2025: le FAQ del MiM per chiarire i dubbi...

PCTO e Maturità 2025: le FAQ del MiM per chiarire i dubbi sull’ammissione e sugli esoneri

Il PCTO è requisito obbligatorio per l’ammissione all’esame di maturità 2025, e il MiM ha pubblicato una serie di FAQ, per chiarire ogni dubbio al riguardo.

A partire dalla Maturità 2025, gli studenti delle scuole superiori devono affrontare una novità importante: il completamento dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) è diventato un requisito obbligatorio per l’ammissione all’esame di Stato. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha recentemente pubblicato una serie di FAQ per rispondere ai dubbi più comuni riguardo a questa novità, chiarendo i dettagli che riguardano candidati interni ed esterni.

Cosa cambia per gli studenti interni ed esterni?

Per gli studenti interni, la documentazione delle attività di PCTO svolte sarà parte integrante del processo di ammissione all’esame di maturità. Se, durante la pandemia, alcune scuole hanno organizzato attività senza redigere il Progetto Formativo Individuale (PFI), la scuola può comunque fornire una dichiarazione che includa il tipo di attività svolta, la durata e una valutazione complessiva delle competenze acquisite.

Nel caso dei candidati esterni, se non sono riusciti a fornire documentazione relativa al PCTO nei precedenti anni scolastici, la domanda di ammissione può comunque essere accettata. Tuttavia, gli studenti dovranno integrare la loro richiesta con la documentazione relativa alle esperienze svolte entro il 30 marzo dell’anno in corso.

Esonero per situazioni particolari e altre modalità di attività

Se un candidato, sia interno che esterno, si trova in situazioni eccezionali, come una malattia prolungata o altre difficoltà documentate, che impediscono di completare il monte ore richiesto, la scuola può comunque decidere di ammetterlo all’esame. In questi casi, potranno essere considerate anche le attività di PCTO parzialmente svolte negli anni precedenti.

Il Ministero specifica anche che le attività di apprendimento in “contesti lavorativi non formali” rientrano tra quelle che possono essere considerate nell’ambito dei PCTO. Tali attività sono quelle svolte in ambienti educativi non ufficiali, come il volontariato o il servizio civile, purché contribuiscano allo sviluppo di competenze trasversali e tecnico-professionali.

Le attività assimilabili al PCTO e le ore da svolgere

Non tutte le attività possono essere considerate PCTO. Le attività “non meramente esecutive”, ossia quelle che richiedono autonomia, responsabilità e iniziativa, sono quelle che più si avvicinano ai requisiti previsti dalla normativa. In ogni caso, per gli studenti che sono in quinta dopo aver sostenuto l’esame di idoneità, si considera che debbano completare almeno un terzo del monte ore previsto per il corso di studi. Anche le attività svolte prima dell’esame di idoneità possono essere contabilizzate.

I PCTO negli istituti per adulti

I percorsi di istruzione per adulti, disciplinati dal dPR 263/2012, non prevedono obbligatoriamente il completamento dei PCTO come requisito per l’ammissione all’esame di maturità. In questi casi, l’attività di PCTO può essere comunque un’opportunità offerta agli studenti, ma non rappresenta un vincolo obbligatorio.

Il MiM chiarisce ogni dubbio

Il requisito del PCTO rappresenta una novità significativa per gli studenti che affronteranno la Maturità 2025, ma il Ministero ha messo a disposizione risposte chiare per aiutare le scuole a gestire correttamente la documentazione e i casi particolari. Ogni candidato, interno o esterno, dovrà dunque fare attenzione a completare e documentare correttamente le proprie esperienze, per non rischiare di non essere ammesso all’esame di Stato.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata

- Advertisment -
spot_img
UNID Formazione
UNID Formazione