Il contributo di 13,7 milioni di euro, suddiviso tra tutte le scuole, corrisponde a un incentivo di circa 160 euro annui lordi per ciascun amministrativo o Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) coinvolto nella gestione delle pratiche INPS. Un importo che il sindacato considera inadeguato rispetto alla complessità e al carico di lavoro associato a queste operazioni, aggravate dal passaggio completo al sistema informatizzato dell’INPS.
La Flc Cgil, attraverso una nota ufficiale, ha espresso la propria insoddisfazione riguardo alle misure introdotte, definendole “troppo generiche” e “approssimative”. Il sindacato ritiene che il Ministro Valditara stia cercando di placare il malcontento delle segreterie scolastiche con uno stanziamento simbolico, proprio in vista dello sciopero del 31 ottobre.
Per migliorare realmente le condizioni del personale scolastico, la Flc Cgil ha avanzato diverse proposte concrete. Il sindacato ha suggerito di rinforzare gli organici delle segreterie, prorogare i contratti di supplenza legati ai progetti PNRR e all’Agenda Sud, e lanciare un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti vacanti nelle scuole. La Flc Cgil ha inoltre evidenziato la necessità di evitare di sovraccaricare il personale delle segreterie con mansioni che non rientrano nelle specifiche competenze amministrative delle scuole.
Lo sciopero, previsto per giovedì 31 ottobre, avrà come obiettivo principale il miglioramento delle condizioni lavorative per il personale delle segreterie scolastiche. Gianna Fracassi, Segretaria Generale della Flc Cgil, ha dichiarato che il sindacato non intende fermarsi fino a quando il Ministero non risponderà in modo adeguato alle richieste avanzate.
Nella piattaforma rivendicativa, la Flc Cgil ha inserito diverse proposte, tra cui l’assunzione di nuovo personale per alleggerire il carico di lavoro nelle scuole e la definizione di un sistema più equo di incentivi economici. Il sindacato richiede anche la revisione delle modalità di gestione delle pratiche pensionistiche, per evitare che il personale scolastico debba utilizzare strumenti che non appartengono alla loro specifica formazione e competenza.
La Flc Cgil ha infine ribadito la necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza da parte del Ministero dell’Istruzione, affinché le misure previste nel contesto del PNRR possano effettivamente migliorare le condizioni di lavoro all’interno delle scuole italiane. Il sindacato considera essenziale che ogni modifica alle procedure amministrative scolastiche sia accompagnata da un adeguato supporto in termini di formazione e risorse umane, evitando così che il carico di lavoro gravi in modo sproporzionato su un numero insufficiente di addetti.
Investire nelle risorse umane rappresenta un punto cruciale per garantire l’efficacia delle riforme scolastiche. La Flc Cgil considera insufficienti gli interventi previsti dal Decreto Legge PNRR, che non sembrano tenere conto della complessità delle mansioni svolte dalle segreterie scolastiche, né delle difficoltà legate alla gestione delle pratiche pensionistiche con il nuovo sistema informatizzato dell’INPS.
Il sindacato non si accontenta di un “contentino” e continuerà a premere per ottenere miglioramenti significativi, sia in termini economici che organizzativi, al fine di garantire che il personale scolastico possa lavorare in condizioni dignitose e sostenibili. Lo sciopero del 31 ottobre rappresenterà una tappa importante in questa battaglia, con l’obiettivo di ottenere un impegno concreto da parte del Ministero per migliorare l’organizzazione e il supporto nelle scuole.