“La politica non investe sulla Scuola perché ha tutto da perdere e niente da guadagnare. Nella Scuola non ci sono lobby, non ci sono grandi investimenti e non ci sono potentati con cui stringere accordi di potere,” afferma il comunicato del Comitato Evoluzione ATA.
Il Comitato è deciso: “È giunto il momento di dire basta! La Scuola ha bisogno di investimenti e non di tagli. È ora di mettere la Scuola al centro dell’Agenda Italia.” La richiesta è chiara: trasformare la scuola in un terreno fertile per le nuove generazioni, garantendo loro una formazione adeguata che possa assicurare benessere e sviluppo per il paese.
Tutte le organizzazioni sindacali sono invitate a indire uno sciopero generale del comparto scuola. L’obiettivo è chiedere mezzi, risorse finanziarie e personale stabilizzato per superare le difficoltà attuali. Il Comitato esorta a lasciarsi alle spalle i tempi dei tagli lineari, come quelli del binomio ministeriale Gelmini-Tremonti, definendoli una delle pagine più buie della storia recente del paese.
Il grido di allarme del Comitato Evoluzione ATA mette in luce una situazione critica che necessita di interventi urgenti. La scuola deve tornare a essere una priorità per il paese, con investimenti concreti e una visione a lungo termine che riconosca il valore dell’istruzione come pilastro fondamentale per il futuro dell’Italia.